Il titolo Credit Suisse ha perso oltre il 23% da inizio anno (in franchi svizzeri e al 3 luglio 2020), ma secondo gli analisti di Morningstar il mercato non valuta in maniera adeguata i punti di forza del gruppo finanziario svizzero e sconta il titolo del 40% rispetto al fair value di 17 franchi svizzeri (report aggiornato al 6 luglio 2020).
Ottimismo su Credit Suisse da parte degli analisti
“Credit Suisse ha un’esposizione al rischio di credito molto più bassa rispetto a quello medio di una banca tradizionale. Inoltre, può vantare una grande solidità patrimoniale: è stata una delle migliori nei nostri stress test e ha dichiarato che intende pagare il dividendo del 2019 e quello del 2020 e che prenderà in considerazione la ripresa del suo programma di buyback”, dice Johann Scholtz analista azionario di Morningstar. “Credit Suisse ha dalla sua anche la stabilità politica della Svizzera, la forza della sua moneta e uno dei sistemi bancari meglio regolamentati al mondo. Elementi molto importanti in periodi di grande incertezza come quello attuale. A questo, poi, si aggiungono ottime prospettive di crescita di lungo periodo grazie alla sua esposizione al segmento del wealth management, e in particolare dei patrimoni molto elevati, e alla sua rete di franchising in Asia, una regione che crediamo vedrà aumentare la sua ricchezza in modo significativo nei prossimi anni”.
Il titolo Credit Suisse viene valutato con multipli di mercato in linea con quelli medi delle banche coperte dalla ricerca Morningstar ma, secondo gli analisti, è uno dei pochi istituti di credito in grado di realizzare un rendimento del capitale in doppia cifra nei prossimi anni.
Banco Santander scontato del 45%
Banco Santander viene scambiato a un tasso di sconto del 45% rispetto al fair value di 4,25 euro (report aggiornato al 6 luglio 2020). Gli analisti sono consapevoli che nel breve termine il business del credito al consumo negli Stati Uniti e in Europa sarà in difficoltà a causa della crescita della disoccupazione e della crisi del settore auto, ma le prospettive di lungo periodo restano invariate.
“Apprezziamo il modello di business di Santander e in particolare la sua attenzione allo sviluppo del segmento retail e commerciale che poi permette all’investment banking di sfruttare le relazioni locali e la presenza sul territorio per competere con successo con le principali banche di investimento”, dice Scholtz. “La diversificazione del suo business riduce la volatilità degli utili e stabilizza il rapporto di perdite su crediti, uno dei più bassi tra quelli registrati dalle banche europee coperte dalla nostra analisi. Gli investitori spesso evidenziano come la posizione patrimoniale di Santander possa destare qualche preoccupazione, ma a nostro avviso la sua elevata redditività è una delle migliori forme di garanzia sulla tenuta delle sue finanze”.
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