Il titolo Naturgy ha ceduto il 24% da inizio anno e ora è scontato di oltre il 20% rispetto al fair value di 21,60 euro (report aggiornato al 17 giugno 2020). Gli analisti di Morningstar assegnano all’utility spagnola un Economic moat nella misura di medio in ragione dell’elevata redditività della sua rete gas sia in Spagna che in America latina. “Nei paesi sudamericani beneficia della forte regolamentazione del mercato, mentre in quello domestico ci aspettiamo che la sua capacità di ridurre i costi le permetterà di mantenere alti i margini di profitto. Nel complesso il suo modello di business le garantisce generosi flussi di cassa”, dice Tancrede Fulop, analista azionario di Morningstar. “Inoltre, ipotizziamo un aumento della redditività anche nel segmento della produzione di elettricità grazie agli interventi fatti per migliorarne l’efficienza operativa e l’incremento della capacità produttiva dall’eolico e dal solare. Mentre ci spettiamo che la decisione di vendere energia elettrica a prezzi fissi le consentirà di ridurre la volatilità degli utili”.
L’assetto proprietario gioca a favore degli azionisti
Naturgy presenta un assetto proprietario unico per il settore delle utility. Il 40% del suo capitale sociale è detenuto da fondi di investimento internazionali come Global Infrastructure Partners e CVC Capital Partners e questo, secondo gli analisti, spiegherebbe il significativo aumento della remunerazione degli azionisti attraverso dividendi e riacquisto di azioni negli ultimi due anni. A causa del Coronavirus, Naturgy ha sospeso il suo piano di buyback lo scorso maggio ma ha confermato la distribuzione della cedola.
Grifols ha ceduto oltre il 20% della sua capitalizzazione di mercato da inizio anno, ma il forte posizionamento all’interno del settore e i buoni dati del primo trimestre dimostrano lo scetticismo del mercato sul titolo della compagnia farmaceutica spagnola.
L'acquisizione di Telecris fa bene a Grifols
Con l’acquisizione di Telecris nel 2011 il gruppo iberico è diventato il terzo player a livello globale di farmaci plasmaderivati, un settore che si caratterizza per una struttura oligopolistica e per le elevate barriere all’ingresso di nuovi competitor. Due fattori che spiegano la redditività superiore alla media di Grifols (Economic moat nella misura di medio).
“Grazie a questa acquisizione l’azienda spagnola ha registrato dei miglioramenti nei margini di profitto, mentre la decisione di rilevare le attività di diagnostica del sangue e del plasma di Novartis le ha consentito di diversificare il suo business e di estendere la sua presenza negli Stati Uniti. Inoltre, i farmaci plasmaderivati sono molto più sicuri di quanto non fossero un tempo e ora sono anche più convenienti e uno dei prodotti di punta di Grifols, il Prolastin, domina il mercato statunitense nel trattamento di un raro disturbo polmonare e ci aspettiamo possa registrata una forte crescita nei prossimi anni”, dice Karen Andersen analista azionaria di Morningstar. “Nel primo trimestre l’azienda ha riportato una crescita del fatturato dell'11,8% e questo rafforza le nostre aspettative per un progresso medio dei ricavi del 5% nei prossimi cinque anni. La nostra stima del fair value rimane ferma a 21,5 euro” (report aggiornato al 21 aprile 2020).
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