Merck (MRK) e Bristol-Myers Squibb sono tra le cause farmaceutiche scambiate ai tassi di sconto più elevati tra quelle a cui gli analisti di Morningstar assegnano un Economic moat nella misura di Ampio.
Il titolo MRK ha perso il 12% (in euro) da inizio anno, sottoperformando largamente il mercato americano nel suo complesso (-0,85%), e ora è scambiato a un rapporto Prezzo/Fair value di 0,8 (report aggiornato al 10 luglio 2020).
Il Moat non è a rischio
“A nostro avviso il mercato sconta oltremodo un periodo difficile dell’azienda americana, caratterizzata dalla scadenza di numerosi brevetti, ma ci aspettiamo che dopo diversi anni di scarsa produttività l’area di ricerca e sviluppo produca nuovi importanti farmaci”, dice Damien Conover analista azionario di Morningstar. “Grazie alla combinazione di un'ampia gamma di prodotti ad alto margine di profitto e una pipeline di nuovi medicinali, prevediamo che Merck mantenga una redditività superiore al costo del capitale investito ancora per molti anni. In particolare, il suo farmaco Keytruda ha un forte potenziale di crescita grazie alla sua posizione di vantaggio nella cura di alcune forme tumorali”.
Nonostante il +22% realizzato da fine marzo scorso, Bristol-Myers Squibb accusa ancora un passivo del 5% da inizio anno ed è scontata del 10% rispetto al fair value di 68 dollari (report aggiornato al 10 luglio 2020).
La strategia di Bristol
L’azienda farmaceutica è tra quelle più esposte ai temi della bioinformatica e delle nanotecnologie e grazie a una strategia che punta su fusioni e acquisizioni mirate e partnership con altre società del settore è riuscita a creare un ampio portafoglio di farmaci e una solida pipeline di prodotti in corso di approvazione.
“L’acquisizione di Celgene e di Medarex sono due esempi di successo della politica di Bristol. Grazie a Celgene ha migliorato il suo posizionamento nel segmento delle cure oncologiche e in particolare di quelle relative alla leucemia, un mercato in cui le società farmaceutiche riescono ad esercitare un forte potere contrattuale e a ricavare margini di profitto molto elevati. Mentre attraverso Medarex è riuscita a rafforzare il suo vantaggio competitivo nel segmento dell’immunoterapia del cancro. La partnership con Pfizer per lo sviluppo e la commercializzazione di un prodotto per le malattie cardiovascolari, invece, dimostra come l’azienda cerchi delle soluzioni per ridurre i rischi e i costi legati alla produzione di nuovi farmaci”, dice Conover.
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