3 fattori che spingono l’Healthcare

Molte aziende del settore, dicono gli analisti di Morningstar, stanno registrando sviluppi importanti per la cura di diverse malattie. Alcune potrebbero anche approfittare di una riforma sanitaria in Usa. L’asset, inoltre, sta mostrando le sue caratteristiche difensive.

Marco Caprotti 21/07/2020 | 11:47
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Ci sono opportunità di investimento nel settore Healthcare? La domanda nasce guardando l’andamento di Borsa del comparto.

Da inizio anno l’indice Morningstar Global Healthcare ha guadagnato il 4,14% contro il -4,9% del paniere Global markets (+17% e +2%, rispettivamente, negli ultimi 12 mesi).

Grafico: Indici Morningstar Gbl HealthCare e Gbl Markets a confronto (12 mesi)
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Dati in euro aggiornati al 16 luglio 2020
Fonte: Morningstar Direct

 

Molta della corsa è stata fatta con il rimbalzo visto all’inizio del secondo trimestre del 2020, quando gli investitori hanno iniziato a sentirsi più sicuri nonostante i problemi derivanti dal Coronavirus.

Cosa spinge l’healthcare
Ci sono tre elementi che stanno dando una spinta al settore healthcare”, spiega Damien Conover, Director della ricerca sul settore Salute di Morningstar. “Primo: molte società stanno portando avanti ricerche promettenti per curare alcune malattie. Secondo: diverse aziende del settore potrebbero approfittare di una eventuale riforma del sistema sanitario Usa che dovrebbe arrivare dopo le elezioni presidenziali americane. Terzo: in un periodo caratterizzato dalle incertezze del Coronavirus, i titoli del settore stanno esprimendo tutta la loro natura di asset difensivo”.

Dal punto di vista delle quotazioni, alla luce dei rialzi che i titoli hanno registrato, le valutazioni del comparto sembrano un po’ alte. Tuttavia, secondo l’analista ci sono opportunità interessanti nelle large cap del segmento farmaceutico e fra le aziende di gestione delle strutture sanitarie. “Per quanto riguarda il primo gruppo, in particolare, queste società tendono a comportasi sempre bene a prescindere da quelle che sono le condizioni macroeconomiche di fondo”, dice Conover. “Nonostante la pandemia, ci sono persone che hanno comunque bisogno di assumere i farmaci che prendevano prima dello scoppio dell’emergenza”.

Il vaccino aiuterà i conti?
Per quanto riguarda la questione Coronavirus e gli eventuali benefici che le aziende pharma potrebbero trarne se riuscissero a sviluppare un vaccino la questione ha due facce. “Alcune grandi aziende del settore potrebbero essere quelle in grado di trovare una cura che ci faccia tornare alla normalità”, dice Conover. “Queste società hanno già fatto sapere che, in caso di successo, metteranno il vaccino a disposizione a prezzi molto bassi. Per questo motivo una eventuale cura per il virus non avrebbe un impatto significativo sui loro flussi di cassa”.

Il guadagno, in questo caso, sarebbe in termini di immagine. “E potrebbe essere sfruttato in futuro, se ci saranno questioni relative ai prezzi troppo alti di altri medicinali”, dice l’analista. “Un esito del genere non farebbe altro che aumentare il vantaggio competitivo di queste società”.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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