I fondi sostenibili sono ripartiti velocemente dopo i timori per gli effetti del Coronavirus sui mercati. Secondo le stime di Morningstar, la raccolta netta globale è cresciuta del 72% nel secondo trimestre ed è stata di 71,1 miliardi di dollari (circa 60 miliardi di euro).
L’Europa si conferma la regione dove gli investimenti basati sui fattori ESG (ambientali, sociali e di governance) sono più popolari. Nel periodo aprile-giugno, ha catturato l’86,3% dei flussi netti globali (61,4 miliardi di dollari, pari a circa 52 miliardi di euro). Seguono con gran distacco gli Stati Uniti con una quota del 14,6%.
I numeri-chiave dei fondi sostenibili a livello globale
Patrimonio record
Dopo essere sceso del 12% a 856 miliardi di dollari a fine marzo 2020, il patrimonio è tornato a salire superando il traguardo dei mille miliardi di dollari (+25%, oltre 900 miliardi di euro) al 30 giugno. L’incremento è stato superiore a quello dell’universo dei fondi nel suo complesso. L’Europa rappresenta l’82% del totale.
Il patrimonio dei fondi sostenibili a livello globale (per trimestre e in miliardi di dollari)
Più offerta
Continuano i debutti di nuovi prodotti. Morningstar ne ha contati 125 nel secondo trimestre a livello globale, che si aggiungono ai 133 del primo. Negli ultimi cinque trimestri, la crescita è stata costante. Le società di gestione, inoltre, hanno continuato a convertire in sostenibili i fondi già esistenti, soprattutto in Europa.
L’universo analizzato da Morningstar è di 3.432 fondi ed Exchange traded fund (Etf) che utilizzano i criteri ESG come componente fondamentale della selezione dei titoli e/o indicano di perseguire temi legati alla sostenibilità o di generare un impatto positivo accanto ai ritorni finanziari. Non sono considerati quelli che si limitano sono ad attuare l’esclusione di determinati fattori o che fanno solo un generico riferimento ai fattori ESG.
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