Covid-19, come cambia il private debt

A livello globale sta calando la raccolta degli strumenti del mercato privato dedicati ai debiti delle imprese. Sulla scena, intanto, stanno arrivando prodotti studiati appositamente per investire in uno scenario economico caratterizzato dalle conseguenze della pandemia.

Marco Caprotti 13/08/2020 | 11:26
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private debt

L’emergenza Coronavirus sta trasformando la fisionomia del segmento private debt. Con questo termine nel mercato privato si intendono fondi comuni di investimento la cui politica di investimento si focalizza su strumenti finanziari di debito emessi dalle imprese. Tra questi ci sono obbligazioni, cambiali finanziarie, altre tipologie di strumenti finanziari di debito, nonché finanziamenti, sotto forma di trattativa privata.

Cala la raccolta
Il primo cambiamento che si registra riguarda la raccolta da parte dei fondi private che investono nel debito delle aziende. “Nel primo semestre la raccolta a livello globale è stata di 47,8 miliardi di dollari sparsi su 53 strumenti di investimento”, spiega spiega Dylan Cox, Lead Analyst di PitchBook. “Se il ritmo dovesse essere questo anche per il resto dell’anno, nel 2020 avremmo il risultato peggiore degli ultimi cinque anni”

Andamento raccolta dei fondi di private debt
Raccolta private debt

Lo scenario macroeconomico sta invitando molti player del settore private debt a muoversi con cautela. Il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti ad aprile è arrivato al 14% nononstante il piano di stimolo da 2mila miliardi di dollari varato dal Congresso. Le previsioni di Morningstar dicono che Il Pil Usa nel 2020 calerà del 5,1%.

Per cercare di dare un ulteriore impulso all’economia la Federal Resereve ha lanciato un nuovo piano di riacquisto di asset estendendolo anche al debito corporate e agli Etf specializzati nei bond high yield.

Nel resto del mondo la situazione non è migliore. Per l’Europa gli analisti di DBRS Morningstar parlano di uno scenario che definiscono “moderato” in cui i paesi della regione avranno una crescita caratterizzata dal segno meno nel 2020.

La Cina, intanto, nel secondo trimestre dell’anno ha segnato un progresso del 3%. Un risultato misero se comparato con gli standard ai quali in passato aveva abituato i mercati. In base alle stime di Morningstar, il paese asiatico nel 2020 dovrebbe registrare una contrazione del 2,4%.

Strumenti opportunistici
Il secondo cambiamento riguarda l’arrivo sulla scena di molti veicoli espressamente studiati per lavorare in un contesto caratterizzato dall’emergenza sanitaria. “I player del settore hanno risposto alla crisi creando una serie di strategie opportunistiche”, dice Cox. “Nel primo semestre dell’anno si sono aggiudicate il 30% dell’intera raccolta dei fondi, contro il 17% segnato dalle strategie opportunistiche lanciate in tutto il 2019”.

Questi strumenti sono sostanzialmente di due tipi:

-Distressed debut fund. Investono su titoli di debito già esistenti (compresi gli high yield) con l’intenzione, in futuro, di convertirli in titoli azionari in misura tale da ottenere il controllo della società emittente.

-Special situation fund. Si occupano di raccogliere prestiti e organizzare emissioni obbligazionarie per società che dagli altri investitori vengono considerate troppo rischiose.

“Questi strumenti opportunistici sono più grandi di quelli visti in passato, a dimostrazione della crescita generale dei private market come universo di investimento e della moltitudine di opportunità che si sono create con i recenti schock dei mercati”, dice Cox. “E le opportunità di lavoro non mancheranno. Solo negli Usa, nel primo semestre di quest’anno sono cresciute del 25% rispetto allo stesso periodo del 2019 le richieste di amministrazione controllata da parte di aziende che vogliono evitare la bancarotta”.

 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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