L’emergenza Coronavirus sembra non avre frenato le fusioni e acquisizioni in Europa. Almeno per il momento. Secondo i dati elaborati da PitchBook, nel primo semestre del 2020 nella regione si sono registrate operazioni di Merger & Acquisition (M&A), per un totale di 563,6 miliardi di euro. Un risultato in linea con quello segnato nello stesso periodo dell’anno precedente.
“Molte delle operazioni erano state annunciate mesi prima che il Covid-19 colpisse l’Europa. Comprese quelle che si sono chiuse nel secondo trimestre”, spiega Dominick Mondesir, Private capital analyst di PitchBook per la regione EMEA. “Per questo ci aspettiamo di vedere i reali effetti della pandemia su questo tipo di operazioni più avanti. Tuttavia, i deal conclusi fino ad ora dimostrano il desiderio di chiudere le transazioni anche nei momenti di maggiore incertezza”.
Ci sono, tuttavia, due incognite di cui bisogna tenere conto.
-La prima è legata a possibili nuove restrizione agli spostamenti che renderebbero complicate le attività di due diligence (verifica dei bilanci) delle società.
-La seconda riguarda il crescente protezionismo da parte di alcuni stati nei confronti delle aziende ritenute di interesse nazionale.
I due fattori, da soli o combinati, potrebbero frenare le attività di fusione e acquisizione cosiddette cross-border (fra aziende di stati diversi) che, nel primo semestre dell’anno, hanno comunque mostrato una buona tenuta con un valore di oltre 240 miliardi.
Operazioni M&A cross-border dal 2006
Radar sull’energia
Uno dei settori da tenere d’occhio in futuro, secondo l’analista di PitchBook è quello dell’energia. “E’ stato uno dei più colpiti dalla pandemia di Coronavirus a causa del calo della domanda di petrolio seguita alle misure di lockdow”, dice Mondesir. “Il comparto, peraltro, già prima della pandemia aveva a che fare con problemi come l’eccesso di materia prima e le tensioni geopolitiche fra i paesi produttori. Tutti questi elementi potrebbero portare le grandi aziende del settore a rivedere le loro strategie”.
In questo senso una parte importante potrebbero giocarla le società del comparto delle energie rinnovabili. “Sono il futuro per i player globali e operazioni in questo settore potrebbero aiutare a mitigare gli effetti di lungo termine del calo dell’utilizzazione di combustibili fossili”.
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