Advance Auto Parts ha recuperato un passivo di circa il 50% accumulato in Borsa da metà febbraio a metà marzo ma continua a essere scontato del 12% rispetto al fair value di 178 dollari (report aggiornato al 28 agosto 2020). L’azienda, che attraverso la sua fitta rete di negozi vende pezzi di ricambio, accessori, batterie e articoli per la manutenzione delle automobili, è riuscita a costruirsi una posizione di vantaggio all’interno del settore grazie alla forza del suo marchio e alle elevate dimensioni che gli permettono di ottenere forniture a prezzi più bassi.
Utili in crescita a un ritmo del 10%
Gli analisti di Morningstar sottolineano come nel breve termine gli investitori dovranno fare i conti con la volatilità dei risultati dell’azienda a causa delle ripercussioni che la pandemia sta avendo sul business, ma sono convinti che il vantaggio competitivo di Advance le sue prospettive di crescita saranno visibili nel lungo termine: “L’azienda ha pagato in termini di profittabilità la difficile integrazione di alcune acquisizioni ma i correttivi introdotti dal management per migliorare l’efficienza operativa dovrebbero dare i loro frutti. Inoltre, Advance ha le possibilità finanziarie per trarre vantaggio dal processo di consolidamento in atto nel settore e crescere attraverso nuove acquisizioni”, dice Zain Akbari analista azionario di Morningstar. “Nei prossimi cinque anni ci aspettiamo una crescita media dei ricavi del 3%, mentre gli utili saliranno a un ritmo superiore al 10%”.
Gli analisti rivedono al rialzo le stime di LKQ
Negli ultimi tre mesi LKQ ha guadagnato quasi il 20% (in USD al 14 agosto 2020) ma continua a essere scontata del 10% rispetto al fair value di 36 dollari (report aggiornato al 30 luglio 2020).
L’azienda americana è uno dei principali distributori alternativi di componenti per le auto grazie a una gamma di prodotti che comprende sia pezzi nuovi che quelli usati, riparati e venduti con uno sconto del 50% sul prezzo di listino. Il Moat di LKQ è frutto della sua capacità di approvvigionamento che permettono di reperire la merce in tempi brevi e a costi più bassi dei competitor e di una logistica efficiente che le consente di consegnare in tempi rapidi e in maniera capillare sul territorio.
LKQ ha sofferto il lungo periodo di lockdown. Il calo dell’utilizzo dell’auto si è tradotto nel secondo trimestre in una contrazione dei ricavi del 19% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma la forte riduzione dei costi ha limitato l’impatto sugli utili che sono scesi rispetto al 2019 ma hanno comunque superato in maniera significativa il consensus del mercato.
“Il costo del personale è diminuito del 24%, grazie alle sue capacità logistiche sono scese anche le spese di consegna e, cosa più importante, LKQ è riuscita ad acquisire quote di mercato”, dice Scott Pope, analista di Morningstar. “Questi risultati hanno migliorato le nostre previsioni nel breve termine convincendoci ad alzare la stima del fair value del titolo a 36 dollari”.
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