Ad agosto, gli investitori europei hanno contribuito al continuo aumento dei prezzi delle attività investendo in fondi a lungo termine (cioè monetari esclusi). Tuttavia, il ritmo degli afflussi netti si è attestato a livelli ridotti rispetto al mese precedente: la raccolta netta si è attestata a 43 miliardi contro i 62 miliardi di luglio.
Grazie all’effetto di apprezzamento del mercato, il patrimonio investito in fondi a lungo termine ha quasi raggiunto quota 9.500 miliardi di euro. Dopo che i mercati sono crollati sulla scia della diffusione globale del Coronavirus a marzo, gli asset erano crollati a 8,3 miliardi, un livello che non si vedeva da anni. Da allora, gli investitori hanno beneficiato di un rimbalzo dei prezzi al quale hanno contribuito inviando notevoli afflussi alla parte più rischiosa del mercato europeo dei fondi.
Il reddito fisso ha continuato a registrare la domanda più elevata, assorbendo 25 miliardi di euro ad agosto; tuttavia, la cifra è stata notevolmente inferiore ai livelli dei mesi precedenti. Escludendo marzo 2020, il mese scorso ha registrato il livello più basso di afflussi verso i fondi da novembre 2019.
I flussi verso la più importante categoria obbligazionaria, quella degli obbligazionari corporate in euro, si sono ridotti a soli 450 milioni, una frazione degli afflussi da inizio anno (21,5 miliardi). I fondi obbligazionari corporate in dollari, la categoria obbligazionaria con la seconda domanda più alta quest'anno, hanno registrato vendite nette negative.
I fondi azionari hanno attirato flussi per 13,5 miliardi di euro, anch’essi al di sotto rispetto ai livelli di luglio. La raccolta del settore tecnologico – il più ricercato dell’anno – è diminuita sostanzialmente, così come quella dei fondi del settore sanitario ed ecologico.
La domanda di fondi bilanciati è stata piuttosto tiepida e si è attestata a 3,4 miliardi di euro. I comparti esposti alle materie prime hanno vissuto il loro primo mese negativo in termini di raccolta netta da novembre 2019 a causa dei deflussi dai prodotti auriferi. I fondi monetari hanno registrato deflussi per la prima volta da marzo, perdendo 13 miliardi di euro.
Gestione attiva Vs Gestione passiva
Dando uno sguardo al divario gestione attiva – gestione passiva, si nota che gli afflussi inviati ai fondi indicizzati (che includono anche gli ETF), hanno avuto un tasso di crescita più elevato rispetto a quelli verso i fondi gestiti attivamente. Il tasso di crescita organica dei prodotti passivi si è attestato allo 0,66% ad agosto contro lo 0,42% dei fondi attivi. Negli ultimi 12 mesi, i fondi passivi sono cresciuti organicamente del 10,3% contro l'1,9% dei loro concorrenti gestiti attivamente.
In totale, i fondi indicizzati a lungo termine hanno registrato ad agosto una raccolta netta di 12 miliardi di euro, mentre i fondi gestiti attivamente hanno incassato di afflussi per 31 miliardi. La quota di mercato dei prodotti passivi (monetari esclusi) ha raggiunto il 20% al 31 agosto, rispetto al 18,37% dell’anno precedente.
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Le cifre di questo rapporto sono state compilate il 18 settembre 2020. Sono stati inclusi circa 39.000 fondi aperti ed ETF che Morningstar registra da oltre 1.750 società di fondi in più di 35 domicili.
Si noti che la metodologia attuale di Morningstar potrebbe non includere gli afflussi nel periodo di sottoscrizione iniziale dei cosiddetti “fondi a finestra” nella stima dei flussi netti. Clicca qui per scaricare la metodologia.
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