Nel terzo trimestre 2020, l’industria europea degli Exchange traded fund (Etf) ha raccolto 28,8 miliardi di euro, una somma inferiore al secondo trimestre (33,5 miliardi), ma comunque significativa in una fase di grande incertezza causata dalla pandemia di Coronavirus. Nonostante lo shock di marzo, da inizio anno i flussi netti sono positivi per 57,9 miliardi. Tra luglio e settembre, è cresciuto anche il patrimonio gestito (+5%) a quota 948 miliardi.
Flussi netti negli Etf europei per trimestre (miliardi di euro)
Più flussi verso gli azionari
Il buon andamento dei mercati azionari globali nel trimestre ha favorito gli Etf azionari, che hanno registrato sottoscrizioni nette per 17,1 miliardi, in netto aumento rispetto ai tre mesi precedenti (+4,2 miliardi). Di conseguenza, gli asset sono passati da 544,6 a 575,7 miliardi. In questo segmento, al primo posto troviamo la categoria Morningstar “Azionari – altro”, all’interno della quale sono comprese classi di replicanti coperte dal rischio di cambio. “Le più popolari sono state quelle su Stati Uniti, Europa e mercati internazionali”, spiega Jose Garcia-Zarate, direttore associato della ricerca sulle strategie passive di Morningstar. “D’altra parte, queste aree geografiche sono andate bene anche nei prodotti in valuta base”.
Nei migliori cinque gruppi di Etf troviamo anche quelli specializzati sul settore tecnologico, che includono aree come il cloud computing, la robotica, l’intelligenza artificiale, la sicurezza informatica e l’automazione che sono legate alle nuove modalità di lavoro e produzione in tempi di Covid-19.
Migliori e peggiori categorie di Etf azionari per raccolta nel terzo trimestre (miliardi di euro)
In luce l’obbligazionario cinese
La maggiore propensione al rischio ha penalizzato i fondi obbligazionari che hanno raccolto 9,6 miliardi, un valore di gran lunga inferiore a quello del secondo trimestre (23,3 miliardi). Il patrimonio è comunque aumentato del 3,3% a 256,9 miliardi. Gli investitori hanno scelto soprattutto gli Etf sulle obbligazioni cinesi onshore (denominate in valuta locale, renminbi) e quelle societarie statunitensi che sono sostenute dagli acquisti della Federal Reserve.
Migliori e peggiori categorie di Etf obbligazionari per raccolta nel terzo trimestre (miliardi di euro)
Etf sostenibili: +8,4 miliardi
Nel terzo trimestre è proseguito il trend positivo degli Etf sostenibili e di quelli tematici. I primi hanno registrato flussi netti per 8,4 miliardi, pari al 29% del totale della raccolta e in crescita del 19% rispetto ai tre mesi precedenti. Il patrimonio in gestione rappresenta quasi il 6% di quello complessivo. La maggior parte delle sottoscrizioni si sono dirette verso gli strumenti azionari. Intanto è continuato il debutto di nuovi prodotti (13 in tutto).
Flussi netti negli Etf sostenibili europei nel terzo trimestre (miliardi di euro)
Patrimonio record per i tematici
Il 2020 si conferma un anno positivo per gli Etf tematici, che nel terzo trimestre hanno raccolto 2,2 miliardi (1,6 miliardi nel secondo trimestre). Gli asset gestiti hanno raggiunto il livello record di 15,2 miliardi (erano 8,5 miliardi a inizio 2020). “iShares Global Clean Energy è il vincitore nel periodo considerato, perché ha attratto oltre 400 milioni di nuova liquidità”, afferma Garcia-Zarate. “La forte volatilità sul mercato petrolifero ha indotto gli investitori a cercare alternative e domandarsi i rischi associati all’industria del greggio”.
Flussi netti negli Etf tematici europei nel terzo trimestre (miliardi di euro)
Diminuisce la quota degli strategic beta
Per contro non è un buon anno per gli strategic beta, che si caratterizzano perché cercano sia di incrementare la performance, sia di modificare il livello di rischio relativo rispetto ai benchmark standard, rappresentando una via di mezzo nello spettro attivo-passivo. I flussi netti sono stati di 440 milioni contro il miliardo del trimestre precedente. Il patrimonio, pari a 61,7 miliardi, ha una quota del 6,5% sul totale, in diminuzione rispetto al periodo aprile-giugno.
I protagonisti
Tra gli emittenti, iShares ha avuto i flussi di raccolta maggiori (10,4 miliardi), ma in calo rispetto al trimestre precedente. UBS è al secondo posto (5,3 miliardi) e Xtrackers è terzo (4,6 miliardi). Vanguard ha registrato sottoscrizioni nette leggermente negative (-0,2 milioni) per il secondo trimestre consecutivo.
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