Beijing Enterprises Holdings (BEH) ha ceduto oltre il 30% da inizio anno (in euro al 12 ottobre 2020) e ora è scontata del 52% rispetto al fair value di 48,50 HKD (report aggiornato all’1 settembre 2020).
Il gruppo cinese ha un portafoglio diversificato di attività, con un focus prevalente nel settore utility (che rappresenta i due terzi degli utili del gruppo) ma che al suo interno contiene investimenti anche in una compagnia petrolifera e del gas russa e una partecipazione dell'80% in YanjingBrewery, il terzo produttore di birra del paese.
Il Moat di BEH
Gli analisti di Morningstar assegnano all’azienda un Moat nella misura di Medio per via della sua posizione monopolistica nella distribuzione di gas naturale nel Governo municipale di Pechino. “Il diritto di concessione di circa 50 anni, unito a un forte sostegno governativo, creano una barriera all'ingresso molto elevata rendendo improbabile l'emergere di nuovi concorrenti. BEH controlla anche il 40% dell’oleodotto Shaanxi-Pechino, una delle principali fonti di approvvigionamento di gas naturale per Pechino e la Cina settentrionale. Questo non solo rafforza il suo vantaggio competitivo nella fornitura di gas, ma gli conferisce anche un maggior potere contrattuale nei negoziati per l'estensione delle concessioni”, dice Jennifer Song analista azionaria di Morningstar.
“Il titolo ha pagato i negativi numeri del primo semestre ma a nostro avviso la valutazione del mercato, pari a 0,4 del valore delle sue attività (P/B), è troppo bassa. Il calo del 20% degli utili nella prima metà dell’anno, rispetto allo stesso periodo del 2019, è in larga parte riconducibile agli effetti della diffusione del Coronavirus, ma già nella seconda parte dell’anno prevediamo una risalita dei profitti e stimiamo per i prossimi cinque anni una crescita media del 5% degli utili per azione”.
Come posizionarsi sull'heathcare cinese
China Resources Pharmaceutical (CR Pharma) è un conglomerato di attività operante nei segmenti della produzione, distribuzione e vendita al dettaglio di farmaci. Il titolo ha ceduto quasi il 44% da inizio anno (in euro al 12 ottobre 2020) e ora è scontato del 35% rispetto al fair value di 6,40 HKD (report aggiornato al 28 agosto 2020).
“Il mercato dell’healthcare è cresciuto più rapidamente del PIL negli ultimi anni e continuerà a farlo anche in futuro a causa dell'invecchiamento della popolazione, del processo di urbanizzazione del paese, dell’aumento della classe media. Il segmento della distribuzione rappresenta il 61% dell'utile operativo e considerata la natura difensiva di questo business, rispetto alla produzione di farmaci, riteniamo che CR Pharma sia una delle migliori idee di investimento per prendere posizione sul settore healthcare in Cina contenendo la volatilità in portafoglio”, dice Jay Lee analista azionario di Morningstar.
“La nostra stima del fair value si basa sull’ipotesi di una crescita media del fatturato del 7,4% nei prossimi cinque anni e un margine operativo attorno al 3%. I dati del primo semestre hanno mostrato un calo del 12% dei ricavi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma la tenuta dei margini di profitto hanno dato ulteriore conferma della qualità della gestione dell’azienda”.
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