KBR e Herc Holdings non hanno un Economic moat ma al momento sono tra le azioni del settore industriale scambiate ai prezzi più convenienti.
Gli analisti hanno alzato il fair value di KBR
KBR offre ai governi nazionali e alle aziende soluzioni tecnologiche e di ingegneria integrata e servizi di manutenzione e sicurezza. Recentemente il gruppo ha semplificato il suo modello di business focalizzando le sue risorse nei due segmenti delle “soluzioni governative” e “soluzioni tecnologiche” e dismettendo quelli a basso margine di profitto e più legati al ciclo economico. Il primo dipartimento, che raccoglie oltre l’80% degli ordinativi complessivi, è secondo gli analisti di Morningstar quello in grado di garantire una profittabilità più alta e una maggior stabilità dei flussi di cassa, grazie a contratti a lunga scadenza e alla possibilità di esercitare un forte potere contrattuale nei confronti dei clienti. Mentre il secondo, che conta per il restante 20% degli ordini, è più sensibile all’andamento del comparto energetico.
“Abbiamo recentemente alzato la stima del fair value del titolo da 28 a 31 dollari in seguito all’annuncio dell’acquisizione di Centauri, un provider di soluzioni spaziali e tecnologiche. L’operazione è coerente con la strategia di KBR di far crescere il business delle soluzioni governative e i margini di profitto poiché in questo modo riuscirà ad arricchire la sua offerta nel segmento militare e informatico. Inoltre, il management dell’azienda stima di poter incrementare l’EBITDA di 70 milioni di dollari e l’utile per azione di circa 0,30 dollari già dal 2021. Da inizio anno il titolo ha ceduto oltre il 20% (in euro al 19 ottobre 2020) e ora è scontato del 20% rispetto alla nostra valutazione”, dice Krzysztof Smalec, analista azionario di Morningstar (report aggiornato al 20 agosto 2020).
I trend di lungo periodo giocano a favore di Herc
Herc Holdings è la terza società di noleggio di attrezzature in Nord America, alle spalle di United Rentals e Sunbelt Rentals, e come i suoi principali concorrenti ottiene la maggior parte dei suoi ricavi dalla fornitura di elevatori aerei e sollevatori telescopici.
“A causa dell’elevata concorrenza nel settore (la quota di mercato di Herc non supera il 3%) e dello scarso potere contrattuale che l’azienda è in grado di esercitare nei confronti dei clienti, i quali hanno anche l’opzione di acquistare tali attrezzature, la redditività della società non è così elevata da evidenziare la presenza di un Economic moat, tuttavia rimaniamo fiduciosi sulle prospettive di crescita future”, dice Scott Pope analista di Morningstar. “A favore di Herc gioca la tendenza secolare di privilegiare il noleggio rispetto all'acquisto di attrezzature e la sua capacità di generare economie di scala inarrivabili per i piccoli competitor a livello nazionale. Inoltre, l’azienda ha dalla sua la forza del marchio, che la facilita nell’instaurare relazioni durature con i clienti, e un’elevata quota di contratti di lungo termine che ben si sposa con la sua strategia di minimizzare l’impiego di capitale nell’acquisto degli asset. In base alle nostre previsioni per i prossimi 10 anni che indicano un progresso medio dei ricavi del 4,5% e un margine operativo stabilmente sopra il 10% la stima del fair value del titolo è pari a 51 dollari” (report aggiornato al 31 agosto 2020).
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