Morningstar ha aggiornato i calcoli trimestrali (al 30 settembre) dei rating dell’industria europea del risparmio gestito. Lo studio, curato da Ali Masarwah, rappresenta una valutazione quantitativa del rendimento aggiustato per il rischio e i costi dell’universo dei fondi ed Etf (Exchange traded fund) domiciliati nel Vecchio continente.
Lo Star rating dei singoli comparti è aggregato per società di gestione (utilizzando il branding name) e per domicilio in modo da fornire un quadro di sintesi dei punti di forza e di debolezza delle diverse gamme. Non è, invece, una misura prospettica di come si comporteranno i prodotti del risparmio nel futuro.
Gli analisti di Morningstar elaborano due tipi di classifiche: una è basata sulla media aritmetica dei Rating complessivi a livello di gruppi di gestione e domicilio; l’altra è asset-weighted, ossia ponderata per il patrimonio e tiene quindi conto di come sono allocati i flussi di investimento. Quest’ultimo indicatore offre anche un dettaglio sugli asset nei fondi a quattro e cinque stelle.
La media aritmetica ha il vantaggio di mostrare la qualità media complessiva della gamma, in quanto tutti i fondi sono equi-pesati. Quella ponderata offre una valutazione dei punti di forza e debolezza di un asset manager, tenendo conto di dove è allocato il patrimonio (prodotti azionari, obbligazionari o bilanciati).
Sono inclusi nell’analisi solo i fondi con Morningstar rating, per cui alcune macro-categorie, come gli alternativi e i monetari non rientrano nell’universo di riferimento in quanto non ricevono le stelle.
Per vedere i principali risultati dello studio, clicca sui link qui sotto.
Il Morningstar rating per le più grandi società di gestione europee
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