Mentre il resto dell’azionario mondiale cerca di mostrare un po’ di ottimismo, quello europeo vede ancora il bicchiere mezzo vuoto.
L’indice Morningstar Europe in un mese (fino al 3 novembre e calcolato in euro) ha perso l’1,82%, portando a -14,1% la performance da inizio anno (+27,15% nel 2019). In quattro settimane il paniere Global Markets ha segnato +0,8% (-2,9% da gennaio. +28,56% nel 2019).
Indici Morningstar Europe e Global Markets da inizio anno
Dati in euro aggiornati al 3 novembre 2020
Fonte: Morningstar Direct
Il pessimismo degli operatori di Borsa ha a che fare con la nuova ondata di Covid-19 in Europa dopo una forte ripresa dell'attività economica osservata negli ultimi mesi.
Ad agosto, mese segnato in molti Stati membri dall'allentamento delle misure di contenimento legate al Covid-19, il volume delle vendite al dettaglio è aumentato del 4,4% nell'Eurozona, e del 3,8% nell'Ue-27, rispetto a luglio, quando era diminuito dell'1,8% nell'area euro e dell'1,2% nell'Ue nel suo complesso (Eurostat).
Sempre ad agosto la produzione industriale è aumentata dello 0,7% nell'area dell'euro e dell'1% nell'Ue rispetto a luglio. Rispetto ad agosto 2019, la produzione industriale è invece diminuita del 7,2% nell'area dell'euro e del 6,2% nell'Ue.
Crescita irregolare
“Guardando al futuro, la ripresa nell’area euro sarà probabilmente irregolare”, spiega Adriana Alvarado, analista di DBRS Morningstar. “Nonostante il rimbalzo iniziale dell’attività, il recente forte aumento delle infezioni e l'elevata incertezza sull'evoluzione del virus e sulle nuove misure restrittive probabilmente spegneranno l'attività economica, soprattutto negli ultimi mesi di quest'anno. Il settore dei servizi, e in particolare quello alberghiero, dovrebbe essere il più colpito”.
Diversi indicatori indicano già un ritmo di crescita più lento. Dopo un forte rimbalzo a giugno, ad esempio, l’andamento del Sentiment indicator della regione ha mostrato, fino a settembre, delle fasi di calo.
In questo quadro, secondo DBRS Morningstar il ritmo della ripresa in Europa dipenderà fondamentalmente, da due elementi:
-Come potrebbe evolversi l’emergenza sanitaria in assenza di un vaccino contro il virus.
-L'efficacia delle politiche fiscali e monetarie della Bce.
Dopo l’ultima riunione, l’Eurotower ha ricordato che la Bce ha tutti gli strumenti adeguati per supportare la ripresa dell'economia della regione. L'istituto centrale ha anche confermato i tassi di interesse: il saggio di riferimento resta fermo allo zero mentre quello sui depositi è negativo e pari al -0,5%. La Banca centrale ha ribadito che i tassi resteranno a questi livelli almeno fino a quando l'inflazione arriverà vicina al 2%.
“Secondo noi l'efficacia delle politiche di supporto all’occupazione e al reddito e che siano in grado mantenere condizioni di finanziamento favorevoli, insieme al miglioramento della fiducia delle imprese e dei consumatori e della domanda globale, sono fondamentali per la ripresa dell’economia della regione nel lungo termine”, dice Alvarado.
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