Il Morningstar Rating ha lo scopo di individuare l’eccellenza. Nel corso del 2020 sono stati 23 gli Exchange traded fund comiciliati in Europa che hanno ottenuto le cinque stelle (alcuni dei quali erano in precedenza sotto i tre anni di vita, quindi senza rating, la maggior parte invece aveva un giudizio inferiore alla fine del 2019).
Le cinque stelle vengono assegnate solo al miglior 10% dei fondi all’interno di ogni categoria in termini di Morningstar Risk-Adjusted Return (rendimento aggiustato per il rischio).
Qui sotto la tabella con i primi 15 replicanti per patrimonio gestito tra quelli che hanno ottenuto le cinque stelle (i dati sono al 4 dicembre 2020; nel corso delle ultime settimane dell’anno, quindi, potrebbero esserci altri fondi che ottengono le cinque stelle).
Le categorie che hanno visto i maggiori cambiamenti sono state quelle azionarie Usa (6 nuovi fondi a 5 stelle), europee (3) e globali (3), oltre ad alcune categorie settoriali (ad esempio, due nuovi ETF a 5 stelle tra quelli esposti al settore dei consumi e uno all’industria della tecnologia). Da sottolineare poi la presenza di diversi fondi dedicati al mercato azionario di un singolo paese, come nel caso di Giappone, Paesi Bassi e Sud Korea, oltre a un replicante esposto al gruppo dei BRIC (Brasile, Russia, India e Cina).
Lato reddito fisso, ci sono solo quattro nuovi fondi passivi quotati che hanno ottenuto il massimo rating Morningstar nel corso dell’anno, tre riguardano bond emessi in euro (corporate e indicizzati all’inflazione) e uno esposto alle obbligazioni emergenti globali.
Da notare anche come tra i 23 ETF, ce ne siano cinque di tipo Strategic beta, quattro azionari e uno a reddito fisso, e altri quattro classifica da Morningstar come “sostenibili”, tutti equity.
Di seguito un focus sui primi due fondi in termini di asset, gli unici a superare la soglia dei due miliardi di euro in gestione (entrambi sono coperti dalla ricerca Morningstar).
iShares MSCI Europe SRI UCITS ETF EUR (Acc)
Il fondo usa la replica fisica ottimizzata per tracciare l’indice. In pratica, l’ETF acquista un insieme di titoli scelti in modo da creare un portafoglio sufficientemente simile a quello del benchmark ma con un numero di componenti inferiore, in modo da ottimizzare i costi di transazione. L’MSCI Europe SRI è un sottoinsieme del più ampio MSCI Europe ed composto da circa 120 nomi, ponderati per la capitalizzazione di mercato, identificati come il 25% delle società con rating ESG più alto all’interno di ciascun settore.
Negli ultimi cinque anni, il fondo ha registrato una performance solida rispetto ai suoi omologhi attivi e passivi, superando oltre il 90% dei concorrenti della categoria Azionari Europa Large Cap, compresi i fondi che replicano l’indice MSCI Europe. Questa sovraperformance è stata trainata da un’esposizione più imporetante ai titoli dei settori finanziario, sanitario, energetico e tecnologico. Dal punto di vista del rischio, l’indice SRI ha registrato livelli inferiori rispetto al benchmark principale.
Il fondo ha delle spese correnti di 20 punti base e non effettua prestito titolo. Morningstar assegna un Analyst Rating pari a Silver.
iShares MSCI World SRI UCITS ETF USD (Dist)
Anche in questo caso, iShares opta per la replica fisica ottimizzata. L’MSCI World SRI è un sottoinsieme del più ampio MSCI World ed composto da circa 400 nomi, ponderati per la capitalizzazione di mercato, identificati come il 25% delle società con rating ESG più alto all’interno di ciascun settore; viene rivisto trimestralmente.
Si tratta di un benchmark solido, ben diversificato e ragionevolmente rappresentativo dell’universo delle grandi e medie capitalizzazioni dei mercati globali sviluppati. Il rischio attivo, misurato dal tracking error rispetto all'indice MSCI World principale, è stato moderato (1,9%) nel periodo da settembre 2007 ad aprile 2020.
Il fondo non effettuata prestito titoli e le spese correnti sono dello 0,20%. Il Morningstar Analyst Rating è pari a Silver.
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