2 titoli per investire nel digital advertising

Facebook e Alphabet sono i leader indiscussi del settore. Le loro azioni, dicono gli analisti di Morningstar, presentano ancora un margine di apprezzamento rispetto al fair value.

Francesco Lavecchia 22/12/2020 | 15:26
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idee di investimento

Alphabet e Facebook sono i leader assoluti del settore del digital advertising e sono le aziende che beneficeranno maggiormente della crescita della pubblicità sul segmento online. Il mercato è in costante espansione e i due titoli hanno ancora un margine di apprezzamento rispetto al fair value.

Alphabet, ricavi in crescita grazie a YouTube
Gli analisti prevedono un progresso medio dei ricavi di Alphabet a un tasso di quasi il 18% nei prossimi cinque anni e si aspettano che alla fine di questo periodo oltre il 70% del giro d’affari complessivo provenga dagli introiti pubblicitari per effetto della continua espansione della spesa nel digital advertising. “Nel nostro modello di stima ipotizziamo che le entrate dall’advertising crescano solo del 7% nel 2020, a causa della pressione sui prezzi di vendita degli annunci prodotta dalla pandemia, ma poi salgano oltre il 20% nel 2021. Abbiamo stimato il totale delle entrate pubblicitarie di Google in 145 miliardi di dollari per quest’anno e in 178 miliardi di dollari nel prossimo esercizio grazie al maggior contributo di YouTube, il cui peso sui ricavi pubblicitari salirà nel 2021 al 13%”, dice Ali Mogharabi, analista azionario di Morningstar (report aggiornato al 30 ottobre 2020). “

Oltre a Google, che genera il 99% delle entrate, il gruppo Alphabet riesce a generare ricavi da una molteplicità di prodotti e servizi come la vendita di app e contenuti su Google Play e YouTube, quella di hardware come Chromebook, smartphone, dispositivi smart come Nest e Google Home, tecnologie per migliorare la salute (Verily) e per la guida autonoma (Waymo). Inoltre, ha investito molto negli ultimi anni per consolidare il suo posizionamento nel mercato del cloud. “L’aumento dell’offerta farà da freno alla crescita della profittabilità. Nei prossimi due anni ci aspettiamo infatti che il margine operativo si riduca ulteriormente e che riprenda a salire solo a partire dal 2022 mantenendosi però su livelli più bassi rispetto a quelli registrati nel 2018”.

Facebook, ricavi in crescita a un ritmo del 37% 
Le entrate pubblicitarie di Facebook rappresentano il 90% del fatturato complessivo del gruppo e la crescita dei ricavi medi per utente testimonia la maggiore disponibilità degli inserzionisti a pagare prezzi più alti per garantirsi un posizionamento migliore sulle app dell’universo Facebook (che comprende anche Instagram, Messenger e WhatsApp).

“Crediamo che il gruppo di Zuckerberg continuerà a beneficiare del trend crescente degli investimenti nel digital advertising e più in particolare di quelli destinati ai social network e sugli annunci video, due segmenti nei quali è particolarmente ben posizionata grazie al successo delle sue app che sono tra le più utilizzate al mondo. Facebook, inoltre, sta adottando nuove misure per monetizzare ulteriormente il traffico dei suoi utenti come, ad esempio, l’applicazione dell’intelligenza artificiale e di tecnologie di realtà virtuale per aumentare il coinvolgimento degli utenti”, aggiunge Mogharabi. “In base alle nostre previsioni, che indicano per i prossimi cinque anni una crescita media dei ricavi del 37% e un’espansione del margine operativo di 400 punti base, stimiamo un fair value pari a 306 dollari” (report aggiornato al 10 dicembre 2020).

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Alphabet Inc Class A195,60 USD-0,26Rating
Meta Platforms Inc Class A603,35 USD-0,72Rating

Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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