L’Europa frena. Tuttavia ci sono alcune buone notizie che, nei prossimi mesi, potrebbero dare una spinta all’azionario della regione.
La prima è che l’equity, in alcuni dei paesi principali dell’area mostra discrete opportunità di acquisto. L’indice Morningstar Europe in un mese (fino al 21 dicembre e calcolato in euro) ha perso lo 0,24%, portando a -5,84% la performance da inizio anno. In quattro settimane il paniere globale ha segnato +1,4% (+5% circa da inizio anno).
Indici Morningstar Europe e Global Markets a confronto
Guardando a livello di singoli stati, attualmente, secondo il Morningstar Global Market Barometer l’azionario Italia è sottovalutato del 12% in base al al rapporto Price/Fair value. Quello della Germania ha uno sconto del 5%, mentre quello della Francia è sottovalutato del 3% (relativamente alle stock coperte dall’analisi Morningstar. Dati in euro aggiornati al 21 dicembre 2020).
Un’altra buona notizia è che Ungheria e Polonia nelle scorse settimane hanno tolto il veto posto sul fondo Next generation EU da 750 miliardi di euro (il cosiddetto Recovery fund), spianando così la strada ai parlamenti nazionali in vista della ratifica dell’autorizzazione a finanziare il piano da parte della Commissione europea. Si creerà in questo modo il primo debito condiviso nella storia dell’Europa.
Europa tecnologica
Un terzo elemento da prendere in considerazione è che l’Europa sta diventando una delle regioni front runner quando si parla di innovazione tecnologica. Secondo il World Intellectual Property Organization’s 2020 Global Innovation Index, ad esempio, sette dei paesi più innovativi al mondo sono in Europa (Svizzera e Svezia sono ai primi due posti. Gli Usa sono in terza posizione).
“Negli ultimi anni l’innovazione è stata spesso associata alle large tech americane”, spiega Paul Griffin, gestore del fondo Schroder ISF European Alpha Focus. “Spesso ci viene chiesto quali siano gli equivalenti di tali giganti tech in Europa. I veicoli elettrici, per fare un esempio giocano un ruolo importante nella transizione verso un’infrastruttura dei trasporti più sostenibile. Questi veicoli si basano su semiconduttori specializzati che solo un numero esiguo di aziende è in grado di produrre: molte di queste sono basate in Europa. L’Europa è già molto avanti in ambito di sostenibilità, sia a livello governativo che aziendale e gli investimenti proposti dal Next Generation EU rappresentano un ulteriore vento favorevole”.
Nella tabella in basso sono elencati i cinque fondi della categoria Morningstar Europe Large Cap Growt che hanno la maggior presenza netta di titoli tecnologici.
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