Quest'anno è stato a dir poco un giro sulle montagne russe per gli investitori. Per molte persone, il 2020 è stata la prima esperienza di un mercato orso e di un periodo prolungato di volatilità. Avete commesso degli errori o avete imparato lezioni importanti? Noi di Morningstar, certamente sì.
Mantenere le cose semplici
Mike Coop, head of Multi Asset Portfolio Management, Morningstar Investment Management
La crisi del 2020 è stata più scioccante di quelle del 1987, ‘94, ‘98 o 2008 a causa dei pericoli per la salute, della mancanza di segnali di avvertimento e della sensazione fastidiosa che i governi fossero meno uniti e avessero meno capacità di risposta rispetto agli shock precedenti.
Nell'affrontare questa enorme incertezza, le strategie più semplici si sono rivelate straordinariamente efficaci: ribilanciamento del portafoglio, attenzione alle valutazioni e ricerca dei segnali di panico. Avere un piano finanziario solido rende molto più facile prendere decisioni quando la “casa è in fiamme” e marzo è stato il momento critico quando o si seguivano le previsioni e i pronostici disastrosi e si schiacciava il bottone “Vendere”; o si andava a caccia dei titoli a sconto e si faceva il grande passo scegliere di “Comprare”. Certo, la situazione sarebbe potuta precipitare ancora, ma se non si acquista quando le azioni sono a buon mercato, quando lo si fa?
Pratica ciò che predichi
Alex Morozov, director of equity research EMEA
Essendo uno che ha iniziato la sua carriera nella ricerca azionaria proprio nel periodo della crisi finanziaria globale, non pensavo di poter essere ancora sorpreso dal mercato. Bene, un'altra lezione imparata.
Mentre l'entità delle turbolenze di mercato a cui abbiamo assistito nel 2020 non è stata necessariamente senza precedenti, la causa di fondo e la rapidità delle oscillazioni del mercato lo sono state, e la spinta a vendere azioni e a nascondersi nella relativa sicurezza del contante mi ha quasi portato a violare tutti i miei personali principi di investimento.
Per fortuna, ho finito per resistere alla tentazione di uscire dal mercato e questa si è rivelata la mossa giusta, ma la mia esitazione a investire di più mi ha fatto perdere uno dei più grandi e veloci rally di sempre. Quindi, qual è la lezione? A quanto pare è molto più facile dire alla gente cosa deve fare, piuttosto che farlo io stesso.
Non essere avido
Syl Flood, chief content strategist
Ho investito in Amazon (AMZN), Zoom (Z) e Tesla (TSLA) in vari momenti negli ultimi cinque anni e quando la maggior parte delle azioni è scesa a marzo, queste non lo hanno fatto. Di conseguenza, mi sembravano sopravvalutate, così le ho vendute. Non ho venduto per paura, ma perché volevo investire il ricavato in azioni più economiche e fare più soldi.
Inutile dire che il continuo aumento di Zoom e Tesla è stato in qualche modo insopportabile per me, anche se il recente ritorno di alcuni dei nomi di valore con cui li ho sostituiti mi ha restituito un po’ di fiducia nel mio giudizio.
Mi sono reso conto che, mentre investire in titoli a basso costo è meno rischioso nel lungo periodo, a volte va a scapito della possibilità di cavalcare l'onda di poche aziende veramente innovative e di successo. Il che mi porta alla mia più grande lezione pratica del 2020: “Non fare nulla quando è possibile. Ricorda perché hai investito in quelle aziende e non guardare continuamente il portafoglio”.
Non essere Mr (o Mrs) Market
Jon Miller, Director of Manager Research Ratings UK
Benjamin Graham ha coniato il termine Mr/Mrs Market riferendosi ad un investitore che è suscettibile al panico, all'euforia e all'apatia che deriva dall'investimento nel mercato azionario. Mr/Mrs Market prende decisioni basate sulle emozioni e sulle fluttuazioni quotidiane dei titoli, dimenticando il quadro generale. Ma i mercati azionari sono forward-looking e possono iniziare a mettere in conto i futuri utili positivi prima che si concretizzino, apparentemente senza alcuna ragione. Inoltre, non sono allineati alla crescita economica, per cui non si può prevedere quando le cose cambieranno.
Quest'anno mi ha colpito un commento del fondatore di Tesla, Elon Musk, sul guadagno del 580% del prezzo delle azioni e sull'ingresso nell’indice S&P 500: "Se guardiamo la nostra redditività effettiva, è molto bassa... Gli investitori ci danno grande credito per quella futura, ma se a un certo punto concludono che non ci sarà, il nostro titolo verrà immediatamente schiacciato come un soufflé sotto una mazza da baseball!”. C'è da riflettere, se si considera la tendenza all'euforia di Mr/Mrs Market.
Smettila di procrastinare!
Holly Black, Editorial Manager, EMEA
Sono anni che dico che ho intenzione di mettere a punto un piano di investimento regolare. Spesso sottolineo l’importanza di investire piccoli importi mensili in un fondo, eppure questo rimane nella mia lista delle cose da fare. Quest'anno, tuttavia, ho imparato che devo davvero smettere di procrastinare e mettere in atto il piano.
Sono stata abbastanza disciplinata da non farmi prendere dal panico e non vendere al culmine della volatilità quest'anno e mi sono quindi goduta la successiva ripresa, ma se il mio piano d'investimento regolare fosse stato operativo avrei potuto guadagnare di più, accaparrandomi più quote quando i prezzi sono scesi.
Così, mentre il mio portafoglio è in gran parte in attivo a fine anno (a parte un po’ di difficoltà sui mercati di frontiera), sono fin troppo consapevole di quanto le cose sarebbero potute andare meglio.
Se avessi avuto un fondo per l’emergenza
Sara Silano, Editorial Manager, Italia
Ricordo che durante il primo lockdown a marzo mi scrisse una signora che era rimasta a casa perché l’azienda era chiusa e il sussidio di disoccupazione non arrivava. Aveva provato a bloccare temporaneamente il mutuo sulla prima casa, ma per dei cavilli burocratici la richiesta non era stata accolta. Adesso si trovava in serie difficoltà economiche perché non aveva risparmi. Diceva che non aveva mai avuto problemi perché con il suo stipendio poteva permettersi di fare colazione al bar, andare al ristorante due o tre volte al mese e “togliersi qualche capriccio” nei negozi di abbigliamento. Dove aveva sbagliato per finire in rosso? Le risposi che sarebbe sempre bene mettere da parte qualche soldo per le emergenze. Non serve molto: un caffè o un abito in meno ogni mese possono servire per cominciare.
La lezione? Abbiamo ancora molto lavoro da fare nell’educazione finanziaria, soprattutto per le donne che sono state più colpite dalla pandemia rispetto agli uomini e per le quali l’analfabetismo finanziario può essere ancora più disastroso.
Non aver paura di parlare di soldi
Susan Dziubinski, Content Director, Morningstar Inc
La mia più grande lezione finanziaria nel 2020 è stata quella sull’importanza di mantenere i piani finanziari in ordine e aggiornati - e di comunicarli chiaramente ai beneficiari. La pandemia è servita a ricordare a me e a mio marito di rivedere i termini dei nostri testamenti e delle procure.
Abbiamo elaborato i nostri piani 15 anni fa, quando i nostri figli erano solo dei bambini. Da allora le cose sono cambiate per noi e li abbiamo dovuti aggiornare. Quando i nostri figli sono cresciuti, li abbiamo condivisi con loro. La discussione non è stata facile, ma è stata importante e ora io e mio marito siamo più tranquilli.
Fai i compiti ESG
Ian Tam, Senior Editor, Canada
Per quanto si parli di ESG (acronimo che indica i fattori ambientali, sociali e di governance) e di investimenti sostenibili, in Morningstar, nel 2020 ho imparato che (almeno in Canada), questo è in gran parte un campo dominato dagli investitori istituzionali (fondi pensione e simili).
C'è molto da fare per educare gli investitori, soprattutto ora che le società di gestione hanno allargato l’offerta di prodotti sostenibili. Senza uno standard globale che consenta il confronto di questi strumenti, potrebbe rivelarsi piuttosto difficile per l'investitore medio trovare i prodotti che sono effettivamente ESG. Attualmente, i risparmiatori e i consulenti finanziari devono davvero fare un lavoro arduo per evitare il greenwashing.
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.