2021, perché è meglio non scommettere sul Toro

Il risultato delle urne in Usa e la scoperta di un trattamento contro il virus hanno alimentato la fiducia di chi spera in una ripresa dell’economia, dando una spinta alle azioni. Chi investe in bond, però, sembra meno sicuro. 

Ali Masarwah 05/01/2021 | 10:01
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Binocolo previsioni

Le elezioni americane e le notizie sui vaccini contro il Covid-19 a novembre hanno mandato in delirio gli investitori. Le banche e le case di gestione ora elaborano prospettive ottimistiche. Tuttavia, gli investitori disposti a correre dei rischi dovrebbero anche considerare che, per ogni scenario, esistono anche delle alternative.

Di seguito esaminiamo le prospettive di mercato rialzista e ribassista per l’anno appena iniziato.

ll rally di novembre
L'elenco dei vincitori di novembre mostra quanto velocemente le cose possano cambiare per i settori che, nei mesi precedenti, hanno fatto più fatica o che sono caduti in disgrazia. L'indice di settore MSCI per i titoli energetici, ad esempio, è cresciuto di oltre il 25% (in euro). I panieri di paesi come Spagna, Italia e Austria, tutti molto esposti a bancari o materie prime, sono saliti in maniera simile.

Le azioni europee a piccola capitalizzazione hanno visto un progresso di quasi il 33%, mentre le azioni value a media e grande capitalizzazione dell’indice Morningstar Europe hanno registrato guadagni, rispettivamente, del 29% e del 24%. I titoli growth, pur non avendo battuto la fiacca, sono rimasti indietro, facendo vedere una salita intorno al 9%.

Questa inversione di tendenza continuerà? La domanda se la pongono in molti. Goldman Sachs ha recentemente previsto che l’S&P500 potrebbe crescere di un altro 20% quest’anno. In pratica l'ottimismo prevale ogni volta che si parla di un segmento rischioso dei mercati.

Felix Herrmann, strategist di BlackRock, vede una svolta anche grazie alle elezioni statunitensi e ai progressi nello sviluppo dei vaccini. Questi fattori, dice, promettono: “Un futuro con più salute, più unità, più giustizia, più crescita e, soprattutto, più prevedibilità”.

Stefan Kreuzkamp, chief investment strategist di DWS, prevede che l’economica globale raggiungerà i livelli pre-Covid 19 in meno di tre anni.

Columbia Threadneedle è ancora più ottimista. "Data la forte efficacia dei vaccini di Moderna e di altri, speriamo che la ripresa dalla pandemia nel 2021 possa essere più rapida di quanto avevamo inizialmente ipotizzato", dice William Davies, Chief investment officer della casa di gestione americana, secondo cui il livello pre-pandemia potrebbe essere raggiunto all'inizio del 2022 o, addirittura, entro la fine del 2021.

I vincitori del mercato azionario di novembre hanno ancora molto da recuperare. Si tratta, infatti, delle industrie, dei paesi e delle regioni che hanno sofferto particolarmente a causa della crisi economica globale a seguito della pandemia.

Alla fine di novembre, gli emergetici erano ancora scambiati a livelli inferiori di un terzo rispetto a inizio anno, mentre le stock turche e brasiliane erano scese di circa il 30% dall'inizio del 2019. Le azioni dell'Eurozona sono andate leggermente meglio.

Per fare un confronto: l’indice S&P500 è cresciuto di circa il 6,5% (in euro), mentre il Nasdaq 100 (che ha un alto contenuto tecnologico), ha avuto un progresso di circa il 30%. Non sorprende, quindi, che le azioni statunitensi appaiano sopravvalatutate rispetto al fair value mentre quelle europee sono ancora a sconto. Per questo molti asset manager consigliano di sovrappesare i titoli value rispetto ai growth.

Ma non tutti gli investitori sono d'accordo. Axa Investment Managers vede buone opportunità per una transizione “da un mercato rialzista difensivo a un mercato più aggressivo e ciclico”, mentre DWS continua a preferire le azioni tecnologiche.

Gli esperti di Morningstar Investment Management, intanto, cercano opportunità fra le azioni del Regno Unito, una strategia che è stata premiante a novembre.

Il quadro generale
Cosa significa questo in un quadro più generale? Le Banche centrali, su entrambe le sponde dell'Atlantico,  stanno ora più che mai perseguendo una politica monetaria molto accomodante a sostegno dell'economia (affiancata da una politica fiscale espansiva). Questo ricorda la situazione degli anni passati, quando due scenari dominavano il mercato con l’avvicinarsi della fine di Dicembre. In gergo erano chiamati Goldilocks (Riccioli d'oro) e TINA (acronimo di There Is No Alternative, non c’è alternativa).

Uno scenario "Riccioli d’oro" si vede quando si ha a che fare con una crescita economica robusta, con una bassa inflazione e con tassi di interesse costantemente ai minimi. È una ricetta per avere un mercato rialzista.

Un ulteriore supporto a questo scenario arriva dai mercati obbligazionari. Sebbene i prezzi dei bond più sicuri abbiano vacillato quando i mercati azionari sono cresciuti con le notizie sui vaccini, i mercati obbligazionari si sono dimostrati notevolmente stabili in contesti differenti nel corso del 2020. Ma, se i prezzi delle obbligazioni rimangono elevati, i rendimenti restano bassi. Questo porta gli investitori a TINA che, in questo caso, significa: non c'è alternativa alle azioni.

La combinazione di bassi tassi di interesse, spese fiscali e utili aziendali stabili potrebbe mettere il turbo alle azioni e offrire agli investitori in attività rischiose un buon anno nel 2021.

I nostri dati mensili sui flussi dimostrano che molti investitori stanno abbracciando questo scenario e, negli ultimi mesi, sono tornati verso asset rischiosi.

Meglio non scommettere sul Toro
Ma le cose potrebbero certamente peggiorare. Gli investitori obbligazionari, come dicono i prezzi elevati dei bond, hanno ragione quando prevedono un peggioramento della situazione economica? In base a questa visione, potrebbero ancora verificarsi incidenti sulla via della ripresa economica che richiederebbero una rivalutazione dei rischi. Fra questi: una nuova escalation della pandemia (che potrebbe far crollare nuovamente l'economia), la mancanza di un sostegno economico sufficiente da parte delle politiche fiscali e conseguenze devastanti per i profitti aziendali. Nessuno di questi scenari è inverosimile.

Forse gli investitori dovrebbero frenare la loro euforia e agire con prudenza come hanno fatto al culmine della crisi del Covid-19, nel primo trimestre del 2020. Allora avrebbero almeno seguito uno dei consigli di Warren Buffett: “Abbiate paura quando gli altri sono avidi e siate avidi quando gli altri hanno paura"

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Ali Masarwah

Ali Masarwah  Ali Masarwah war von 2011 bis Frühjahr 2021 als Chefredakteur für die deutschsprachigen Anleger Websites von Morningstar verantwortlich

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