Il 2020 è anno che verrà ricordato per molto tempo, anche da chi segue l’industria degli Exchange traded fund. Chi avrebbe potuto immaginare alla fine dello scorso mese di marzo che l’anno si sarebbe chiuso con una raccolta sostanzialmente in linea con il record storico del 2019 e con un patrimonio in crescita del 14%?
I replicanti quotati domiciliati nel Vecchio continente hanno infatti appena chiuso il secondo miglior anno solare della loro (breve) storia. Allo scorso 31 dicembre, secondo le stime di Morningstar, il patrimonio gestito era di 1.053 miliardi di euro, contro i 923 miliardi di fine 2019.
Merito del rally dei mercati, certo, ma anche dei quasi 103 miliardi di raccolta netta incassati l’anno passato, solo 4 miliardi in meno del record storico toccato l’anno precedente. I fondi passivi quotati (monetari esclusi) hanno segnato nel 2019 una crescita organica del 11,2%. Per fare un confronto, i fondi attivi hanno registrato una crescita organica del 2,7% tra novembre 2019 e novembre 2020 (i dati di dicembre non sono ancora disponibili per i comparti attivi).
Evoluzione del patrimonio gestito dagli ETF europei a dieci anni
Raccolta netta annuale degli ETF europei a dieci anni
Fonte: Morningstar Direct.
Asset class
Scendendo nel dettaglio delle asset class, si nota come i flussi siano stati trainati dai prodotti azionari (53,3 miliardi, in crescita rispetto ai 45,8 miliardi raccolti nel 2019) e in particolare obbligazionari (36,8 miliardi, in discesa dai 54 miliardi dell’anno precedente).
Nonostante il passo indietro in termini di raccolta assoluta, la crescita organica annuale dei prodotti a reddito fisso è quasi il doppio rispetto a quella azionaria (15,8% contro 8,9%), il che conferma ancora come i bisogni degli investitori stiano cambiando e con essi il mercato dei replicanti. Nell’attuale contesto di bassi tassi di interesse, gli investitori stanno infatti sostituendo i fondi gestiti attivamente nei segmenti obbligazionari core (in pratica i titoli di Stato) con tracker molto più economici.
Categorie
A livello di singole categorie, gli ETC esposti ai metalli preziosi sono quelli che hanno attirato i maggiori flussi nel corso dell’anno, trainati in particolare dal rally dell’oro. La raccolta è stata particolarmente forte nei primi due trimestri dell’anno, per poi rallentare il passo e segnare addirittura deflussi netti nel corso dell’ultimo trimestre. Con 4,5 miliardi di euro incassati, iShares Physical Gold ETC è stato il fondo più venduto della categoria nel corso del 2020.
Da segnalare poi l’ingresso nella Top 5 della categoria dedicata ai titoli di Stato cinesi, comprati come mai avvenuto prima. Gli acquisti sono stati spinti da un lato dalla forza della moneta e dall’altro dai rendimenti estremamente interessanti: in un momento in cui nel mondo ci sono oltre 16.000 miliardi di dollari in obbligazioni che offrono tassi negativi, il bond a 10 anni emesso dalla Repubblica Popolare Cinese offre uno yield del 3,19%. iShares China CNY Bond UCITS ETF ha di fatto cannibalizzato la raccolta, incassando quasi 4,6 miliardi di euro, piazzandosi anche al primo posto nella classifica dei singoli ETF più venduti nel 2020.
Lato deflussi, invece, gli ETF esposti ai titoli obbligazioni emergenti in valuta locale sono stati i più colpiti, seguiti da quelli esposti alle azioni large-cap dell’Eurozona.
Le case di gestione
Sul piano degli emittenti, il leader di mercato iShares è stato quello che ha raccolto più di tutti nel 2020, con oltre 51 miliardi di euro di flussi netti, 28 dei quali hanno interessato fondi azionari.
Al secondo posto in termini di flussi troviamo Xtrackers, con 13,3 miliardi incassati. L’Xtrackers S&P 500 Equal Weight UCITS ETF 1C è stato il fondo più venduto tra quelli offerti dal provider tedesco (1,4 miliardi di euro). Segue poi Vanguard, con 6,5 miliardi di raccolta netta. Il fondo Vanguard FTSE All-World UCITS ETF è stato il più venduto dalla casa americana, con 2,3 miliardi attirati nel 2020.
La quota di mercato di iShares è leggermente scesa nell’ultimo anno, passando dal 44,43% al 44,28%; anche Xtrackers ha perso terreno. Viceversa, Vanguard, Invesco e WisdomTree sono invece cresciute da questo munto di vista.
Fonte: Morningstar Direct.
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