Mentre il nuovo presidente Usa, Joe Biden, aspetta di entrare alla Casa Bianca, torna al centro della scena la questione del sistema sanitario Usa e, dal punto di vista degli investitori, degli effetti che ci potranno essere sui titoli del settore. “Ci aspettiamo che la nuova amministrazione implementi ulteriori riforme dell’healthcare system americano”, spiega Julie Utterback, Senior equity analyst di Morningstar Research Services. “Secondo noi le attuali proposte di Biden per aumentare il numero di persone con una assicurazione sanitaria creano una serie di opportunità e di rischi per le aziende del comparto healthcare. Bisognerà fare attenzione ai dettagli della legislazione per capire come i player del settore saranno influenzati”.
L'amministrazione che sta per entrare in carica stima che, secondo le proposte del nuovo presidente, almeno il 97% degli americani avrà una copertura sanitaria rispetto a circa il 91% del periodo pre-pandemia.
Assicurazioni sanitarie
I punti del piano Biden che potrebbero avere effetto sui titoli del settore healthcare (soprattutto nel segmento assicurativo) sono sostanzialmente quattro:
-Aumento degli sgravi fiscali per abbassare i costi di copertura assicurativa attraverso il cosiddetto individual exchange (un sistema che permette a individui, famiglie e dipendenti di piccole attività di ottenere una copertura sanitaria).
-Aumento del numero di persone che può accedere al programma Medicaid (un piano federale che permette a chi ha un basso reddito di affrontare le spese mediche) facendo in modo che venga introdotto anche negli Stati che ancora non lo utilizzano.
-Creazione di un nuovo programma pubblico all’interno del sistema sanitario che non godrebbe, però, di sgravi fiscali.
-Abbassamento dell’età (da 65 anni a 60) delle persone che possono accedere al programma Medicare (studiato espressamente per aiutare gli anziani).
“Le prime due iniziative sarebbero semplicemente un'estensione degli attuali meccanismi per avere un’assicurazione e potrebbero avvantaggiare le società che hanno una forte presenza negli individual exchange e nei contratti di assistenza Medicaid”, dice l’analista, secondo cui il punto da osservare con attenzione potrebbe essere quello del nuovo programma pubblico. “Riteniamo che non eroderà quote di mercato al sistema privato, ma costringerà le aziende che lavorano nell’individual exchange ad abbassare i costi di copertura”, spiega Utterback.
Settore medicale
Nel settore medicale non ci dovrebbero essere grandi trasformazioni. “Nemmeno dal punto di vista delle nostre valutazioni e del vantaggio competitivo”, dice l’analista.
Tuttavia, gli investitori che puntano alle fusioni e acquisizioni dovranno fare attenzione. “Il processo di consolidamento che si stava vedendo potrebbe rallentare o fermarsi, visto che l’amministrazione Biden ha promesso attività di scrutinio più aggressive per quanto riguarda le questioni di antitrust”, spiega Utterback.
Produttori pharma
Da punto di vista dei produttori farmaceutici, la questione aperta è quella del prezzo dei farmaci per la quale Biden aveva promesso una riforma (con il sistema attuale, ad esempio, i pazienti anziani devono pagare di tasca propria quasi il 5% del costo dei farmaci più cari, arrivando a sborsare anche 5mila dollari l’anno). “La risicata maggioranza che i Democratici hanno conquistato in Senato porterà a dei compromessi che attenueranno le riforme sulle politiche dei prezzi dei farmaci”, dice l’analista. “Dal punto di vista delle valutazioni, le aziende biopharma ci sembrano quelle con lo sconto maggiore e con i fondamentali più solidi. In generale, comunque, i dubbi legati ai prezzi dei farmaci continueranno a pesare sulle quotazioni di tutto il segmento dei produttori”.
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