Il 2020 è stato l'anno dei contrasti, soprattutto a livello di stili di investimento. Il divario di performance tra la categoria Azionari Europa Large Growth e quella Large Value non è mai stato così ampio negli ultimi 10 anni come in quello appena passato.
Figura 1: Large Growth vs Large Value
Dicembre è stato un mese positivo per tutti i nove segmenti della European Style Box. Per quanto riguarda il confronto tra stili Value e Growth, non si sono registrate differenze significative: i primi hanno guadagnato complessivamente il 4,1%, i secondi il 4,4%.
Figura 2: Growth vs Value
Più marcato è stato invece il gap tra le azioni Large cap (salite dell’8,4%) e quelle Small cap che hanno avuto un progresso del 2,6%.
Figura 3: Large cap vs Small cap
Se invece consideriamo l'intero anno, otteniamo un risultato opposto rispetto a quello di dicembre: si restinge il divario tra Large e Small cap (8,3% vs 10,1%), mentre sale il gap tra Growth e Value, con i primi in calo dell’11,4% e i secondi in crescita del 32,2%. Ancora più marcata è la differenza tra il segmento Large Value, il peggiore nel 2020 con un calo del 10,1%, e quello Small Growth, il best performer grazie a un rialzo del 49,9%.
Figura 4: Morningstar Europe Barometer
Il settore tecnologico è stato il più redditizio negli ultimi 12 mesi (37,7% in euro) e anche a dicembre è stato uno dei comparti che si è comportato meglio grazie a un rendimento del 6,4%. Le azioni che hanno contribuito maggiormente a questo risultato sono state ASML Holding NV e Adyen NV con guadagni rispettivamente del 9,2% e del 18,9%.
La performance migliore nel mese è stata però appannaggio del settore materie prime (7,7%) che ha beneficiato della buona intonazione dei titoli Large Value come BHP Group PLC e Rio Tinto PLC che hanno guadagnato oltre il 13%.
Salute e servizi alla comunicazione, invece, sono stati i peggiori registrando una performance dello 0,9%, ben al di sotto di quella realizzata in media dal mercato europeo (a dicembre l'indice Morningstar Europe NR è cresciuto del 3,04%).
Figura 5: Il rendimento dei settori
I guadagni di dicembre hanno reso le valutazioni più elevate. Tra la fine di novembre e quella di dicembre il rapporto Prezzo/Fair value (P/FV) del segmento Large Growth è salito da 1,13 a 1,18 e quello relativo ai titoli Large value da 0,81 a 0,83. A livello settoriale non ci sono stati grandi cambiamenti. Il settore energetico rimane il più conveniente, mentre i titoli tecnologici e del comparto consumer cyclical risultano essere i più costosi.
Figura 6: Le valutazioni di mercato
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