La musica in streaming è un’occasione per gli investitori?

Le società del settore hanno visto una crescita stellare del numero di utenti. Chiediamo a un analista di Morningstar, Neil Macker, se il trend può continuare.

Holly Black 19/01/2021 | 10:49
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Holly Black: Benvenuti a Morningstar. Sono Holly Black. Con me c'è Neil Macke, Senior Equity Analyst di Morningstar Usa. Ciao Neil.

Neil Macker: Ciao.

Black: Quindi Neil, nelle tue analisi hai avuto modo di osservare l'industria della musica in streaming, un segmento di mercato che ha avuto una traiettoria di crescita piuttosto sorprendente, considerato che solo pochi anni fa non esisteva nemmeno. Vuoi raccontarci alcuni dei principali risultati della tua ricerca?

Macker: Uno dei risultati è il rimbalzo del settore della musica grazie alla crescita dell’industria dello streaming. Lo streaming musicale è esploso negli ultimi anni permettendo alle etichette discografiche di passare da un business in declino in termini di entrate a un business in forte crescita. 

Black: Una cosa che sappiamo di questo settore è che ad ogni stream corrisponde una frazione di euro. Quindi, come fanno queste aziende a realizzare profitti?

Macker: Per quanto riguarda le etichette discografica, i loro profitti derivano da quanto gli resta dopo che hanno diviso il corrispettivo dello stream con gli artisti. Diverso è il discorso per le piattaforme di streaming, che pagano agli artisti una percentuale dei loro ricavi. La maggior parte di loro non riesce ad essere profittevole, ma questo non è un problema per aziende come Apple e Google per le quali le piattaforme di streaming servono per alimentare il loro ecosistema, mentre lo è per Spotify. Ed è per questo motivo che l’azienda si sta spostando in altre aree come quella del podcasting.

Black: L’altra controversia che colpisce il settore della musica è quella tra gli artisti e le società di streaming, con i primi che contestano il fatto di non essere adeguatamente compensati. Ritieni che questo sia un fattore di rischio per queste società?

Macker: Per aziende come Warner Music, che è uno dei titoli che copro, non credo sia un grande fattore di rischio. Penso che con la pandemia molti di questi artisti, che di solito ricavano molti introiti dai tour, abbiano perso un’importante fonte di reddito. Lo streaming sta acquistando un peso sempre maggiore e per questo motivo gli artisti iniziano ad essere più attenti a questo business. Ci potrebbero essere alcuni problemi, specialmente nel Regno Unito, dove so che il Ministro della Cultura sta esaminando questa problematica, ma penso che in generale per aziende come la Warner Music le cose continueranno ad andare bene fintanto che qualcuno pagherà per la musica.

Black: Abbiamo visto come il numero di utenti di queste piattaforme cresca a un ritmo molto veloce, e credo che questo trend sia stato favorito dal Covid. Pensi che la crescita possa continuare o siamo vicini a raggiungere un punto di saturazione?

Macker: Sulla base delle nostre analisi ci aspettiamo che il mercato dello streaming a pagamento raddoppi il suo giro d’affari nei prossimi cinque anni. Una parte di questo incremento sarà prodotta dalla maggiore penetrazione nei mercati occidentali e in paesi come India, Indonesia e Africa, dove il maggior utilizzo dei dispositivi mobile farà crescere il traffico dati. La parte restante, invece, sarà indotta dall’aumento degli abbonamenti a pagamento.

Black: Una cosa che agli analisti Morningstar piace davvero vedere in un'azienda è l’Economic moat, ovvero degli elementi nel modello di business che garantiscono un vantaggio competitivo. Credi che sia un’industria in cui è facile costruirsi un Economic moat?

Macker: Penso che il business delle etichette discografiche sia assolutamente di qualità, e in particolare quello della Warner Music che è una delle maggiori etichette discografiche che può contare sugli intangible asset della sua libreria e del know-how nel creare e sviluppare nuovi talenti per poi portarli anche su queste piattaforme di streaming.

Diverso è il discorso per le piattaforme di streaming come Spotify. Penso che queste aziende stiano cercando di costruirsi un Economic moat, ma attualmente non ne rileviamo la presenza.

Black: Quindi, con tutto questo in mente, quali sono secondo te le migliori idee di investimento in questo settore?

Macker: In questo momento penso che il settore sia abbastanza sopravvalutato. Un nome su cui abbiamo recentemente iniziato la copertura è Warner Music. Il nostro fair value del titolo è pari a 33 dollari. Il prezzo delle azioni della società è salito di recente e ora gravita attorno alla nostra valutazione, quindi pensiamo che gli investitori dovrebbero tenere d'occhio i corsi azionari e mantenere un approccio prudente.

Black: Neil, grazie mille per il tuo tempo. Per Morningstar, Holly Black.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Spotify Technology SA470,70 USD0,15Rating
Warner Music Group Corp Ordinary Shares - Class A31,18 USD-7,40Rating

Info autore

Holly Black

Holly Black  is Senior Editor, Morningstar.co.uk

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