Il 2020 è stato un anno eccezionale per i fondi ESG. Spinti da un crescente interesse per le questioni ambientali, sociali e di governance, gli strumenti sostenibili europei hanno battuto nuovi record in termini di flussi, asset e sviluppo dei prodotti.
Durante il 2020, gli open end e gli ETF sostenibili disponibili per gli investitori europei hanno attirato flussi netti per 233 miliardi di euro: quasi il doppio rispetto al 2019. Solo nel quarto trimestre, i fondi sostenibili hanno raccolto quasi 100 miliardi, attirando il 45% dei flussi complessivi diretti verso i fondi europei.
Flussi annuali verso i fondi sostenibili (mld di euro)
Il nostro universo di fondi sostenibili include strumenti azionari, sul reddito fisso, bilanciati (allocation, nella definizione Morningstar) e alternativi che dichiarano di avere un obiettivo di sostenibilità primario o utilizzano criteri ESG vincolanti per le loro selezioni di investimento. Non includiamo fondi che impiegano solo criteri di esclusione limitati come armi controverse, tabacco e carbone termico, né includiamo il numero crescente di fondi che integrano considerazioni ESG nel loro processo di investimento tradizionale in modo non determinante.
Diversi fattori possono spiegare gli elevati afflussi dello scorso anno. La prospettiva di una maggiore regolamentazione del settore è una di queste. Ma gli investitori si sono anche resi conto che i fondi ESG offrono prestazioni comparabili, o addirittura in alcuni casi migliori, rispetto ai fondi tradizionali. Il ribasso del mercato causato dal Covid-19 nel primo trimestre, sotto questo aspetto, è stato un buon test. La pandemia ha anche accelerato l'interesse degli investitori per le questioni di sostenibilità e, in particolare, per il cambiamento climatico. Ed è forse uno dei pochi lati positivi della pandemia.
Una maggiore consapevolezza dei rischi e delle opportunità creati dalla transizione climatica è dimostrata dal fatto che i fondi legati al clima sono stati tra i più venduti lo scorso anno. Nel quarto trimestre, sette fondi orientati sulle questioni climatiche sono arrivati tra i primi 10 in termini di flussi. A guidare la carica sono stati i fondi per l'energia pulita, che sono anche risultati i grandi vincitori del 2020 in termini di prestazioni. I fondi migliori hanno avuto una crescita, in termini di rendimento, fra il 100% e il 200%, guidati dalle aspettative di una maggiore domanda a lungo termine di sistemi energetici alternativi.
I primi 10 fondi sostenibili per flussi nel quarto trimestre 2020
L’universo dei fondi sostenibili europei ha visto un livello senza precedenti di sviluppo dei prodotti nel 2020, con 505 nuovi strumenti arrivati sul mercato. Gli asset manager hanno continuato ad espandere la gamma di opzioni disponibili per gli investitori in termini di asset class, esposizione al mercato e temi.
Cresce l’interesse per l’ambiente
Mentre i fondi che applicano i criteri ESG in senso lato hanno continuato a rappresentare la maggior parte delle nuove offerte, gli strumenti concentrati sull’ambiente hanno rappresentato il 13% dei nuovi lanci. Due terzi di questi mirano al cambiamento climatico. Fondi come UBS (CH) IF Equities Global Climate Aware Fund (non venduto in Italia) e RobecoSAM Smart Energy Equities consentono agli investitori di mitigare il rischio o avere esposizione a società che beneficeranno o contribuiranno alla transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio. Sul versante passivo, abbiamo assistito al lancio di nove fondi che replicano indici allineati agli Obiettivi di Parigi, tra cui Lyxor S&P Global Developed Paris-Aligned Climate ETF e Franklin S&P 500 Paris Aligned Climate ETF. Per ottenere la classificazione di allineamento agli Obiettivi di Parigi, un fondo deve investire in società che riducono le loro emissioni in media del 7% all'anno, (il ritmo di eliminazione graduale dei combustibili fossili stabilito nell'accordo ratificato in Francia). Il fondo nel suo complesso deve avere un impronta di emissioni di carbonio inferiore del 50% rispetto a quella del mercato in generale.
Altri temi relativi alla sostenibilità affrontati nel 2020 hanno incluso le questioni di genere, le smart city, gli Oceani e i Sustainable Development Goals (SDG) delle Nazioni Unite. Fra questi ci sono RobecoSAM global gender equality impact equities disponibile anche in Italia, Lyxor MSCI Smart Cities ESG Filtered (DR) ETF, BNP Paribas Easy ECPI Global ESG Blue Economy e NT Europe Sustainable Select SDG Index Fund (non disponibile in Italia).
Nuovi lanci e fondi riproposti
Il lancio di nuovi fondi non è stato l'unico modo in cui gli asset manager hanno risposto alla crescente domanda degli investitori di opzioni sostenibili. Sono stati anche trasformati fondi tradizionali esistenti, modificando l'obiettivo o la politica di investimento degli strumenti. E molti riflettono i nuovi mandati cambiando il marchio dei fondi. I fondi riproposti hanno raggiunto nuovi massimi lo scorso anno. Abbiamo identificato 253 fondi di questo tipo, l'87% dei quali rifletteva la trasformazione con il rebranding.
Il numero record nel lanci di fondi e di strumenti riproposti nel 2020 ha portato il numero totale di fondi sostenibili europei a 3.196.
Asset in crescita
Spinti da afflussi record, fondi riproposti e mercati finanziari in crescita, gli asset dei fondi sostenibili europei sono aumentati del 52% lo scorso anno, raggiungendo oltre mille miliardi di euro alla fine di dicembre. Un dato che si raffronta con un semplice aumento del 3% delle attività per l'intero universo di fondi europei.
Crescita asset fondi sostenibili europei (mld euro)
Il crescente interesse per le questioni ESG accelerato dalla pandemia e la regolamentazione continueranno probabilmente a guidare la domanda di fondi sostenibili in Europa. Prevediamo che il 2021 sarà l'anno in cui l'ESG diventerà davvero mainstream. È probabile che le modifiche alla regolamentazione MIFID II porteranno a maggiori flussi da parte degli investitori retail verso i fondi sostenibili. Anche perché i consulenti finanziari sono ora legalmente obbligati a fare domande ai clienti sulle loro preferenze in materia di sostenibilità.
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