Le Borse europee si sono prese una pausa a gennaio, dopo il forte rally registrato nei mesi di novembre e dicembre. L'indice Morningstar Europe NR ha perso lo 0,60% (in euro), penalizzato soprattutto dai ribassi registrati dai segmenti Large Value (-0,9%) e Large Blend (-1,0) dell’European Style Box. Tuttavia, lo stile Large Growth è riuscito a chiudere in leggero aumento a +0,1%.
Relativamente ai titoli Large Value, le stock che hanno inciso maggiormente sul risultato negativo del segmento sono state quelle del comparto finanza come Allianz, Prudential e BNP Paribas, che hanno registrato perdite rispettivamente del 7,1%, dell’11,9% e del 7,7%.
Finanza e consumer defensive i settori peggiori
Il settore finanziario è stato uno dei peggiori nel primo mese dell'anno, con una perdita del 2,3%, ma ci sono stati altri comparti che hanno registrato performance ancora più basse, come ad esempio quello consumer defensive (-2,6%). Al suo interno, titoli come Nestlé, Anheuser-Busch InBev e adidas AG, sono scesi rispettivamente del 4,0%, dell’8,8% e del 12,0% contribuendo in maniera importante al calo dell’1% del segmento Large Blend.
A gennaio le Small cap sono salite dell'1,7% a dispetto di un calo dello 0,6% da parte delle Large cap. Questo dato rafforza una tendenza in atto da quando i listini hanno ripreso a salire, come mostra il grafico sottostante dove sono messe a confronto le performance degli indici Morningstar DM Europe Large Cap (in verde) e Morningstar DM Europe Small Cap (in arancione).
Lo scorso mese ci sono stati settori che hanno realizzato rendimenti interessanti, come ad esempio quello energetico, che ha guadagnato il 2,7% grazie al buon andamento di titoli come Royal Dutch e BP che nel periodo in considerazione sono saliti rispettivamente del 4,3% e del 7,8%. Ma il comparto più performante è stato quello tecnologico che ha fatto segnare +3,0% grazie ai rialzi di ASML Holding (10,5%), Nokia (25,8%) e STMicroelectronics (9,9%).
Le valutazioni di mercato
In termini di valutazioni, il divario tra il segmento Large Value (rapporto Prezzo/Fair value di 0,81) e quello Large Growth (Prezzo/Fair value di 1,15) rimane significativo.
In termini di settori, agli estremi troviamo gli energetici con un P/FV di 0,73 (Royal Dutch, la società più grande per capitalizzazione di mercato all’interno del comparto, è scambiata a un P/FV di 0,6) e i consumer cyclical che hanno un rapporto Price/Fair Value di 1,19. A pesare sulla valutazione di questo settore sono i titoli francesi del lusso LVMH Moet Hennessy Louis Vuitton e Hermes International che sono valutati con un P/FV rispettivamente pari a 1,8 e 2,1.
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