Sabre opera nell’industria delle applicazioni software e grazie alla sua piattaforma Global Distribution System offre alle compagnie aeree e alle agenzie di viaggi la possibilità di vendere e acquistare voli. Il fatto di essere molto popolare su entrambi i fronti crea un circolo virtuoso che spinge nuovi utenti ad acquistare sulla piattaforma (effetto network), mentre la forte fidelizzazione dei clienti costituisce una barriera all’ingresso di nuovi potenziali competitor e questo spiega perché il giro d’affari complessivo di questa industria sia diviso tra Sabre e altri due operatori (Amadeus e Travelport).
Opportunità di crescita in Europa e Medio Oriente per Sabre
Il titolo della società americana ha accusato il forte calo del traffico aereo cedendo oltre il 70% della sua capitalizzazione di mercato nei primi 4 mesi del 2020 (in euro) e nonostante negli ultimi tre mesi sia salito del 60% (in euro) è ancora largamente scontato rispetto al fair value di 16,20 dollari (report aggiornato al 9 novembre 2020). Gli analisti di Morningstar si aspettano un ritorno ai livelli pre-Covid, in termini di fatturato e margini di profitto, non prima del 2024. “Le nostre stime nel breve periodo si basano sull’ipotesi che i viaggi di lavoro non tornino ai livelli del 2019 prima di cinque anni, tuttavia ci aspettiamo che Sabre possa ulteriormente incrementare la sua quota di mercato grazie al miglioramento della sua offerta e all’espansione nelle regioni dell’Europa e del Medio Oriente”, dice Dan Wasiolek analista azionario di Morningstar.
Destino analogo ha avuto il titolo easyJet, che nel 2020 ha perso oltre il 40% in euro e ora è scontato del 25% rispetto al fair value di 10,90 sterline (report aggiornato al 28 gennaio 2021).
Redditività in crescita per easyJet
Nel primo trimestre la compagnia aerea britannica ha registrato un calo dei ricavi di circa il 90% (anno su anno), ma gli analisti di Morningstar sono fiduciosi sul buono stato di salute dei suoi fondamentali. “easyJet ha fatto buoni progressi nel suo programma di ristrutturazione dei costi e nel consolidare il suo posizionamento nei principali hub: punta a ridurre il numero dei dipendenti del 30%, a stipulare contratti di lavoro più stagionali e a rinegoziare sistematicamente i servizi di assistenza a terra, inoltre è salita a un numero record di 71 aeromobili nell’aeroporto londinese di Gatwick. Uno dei suoi punti forti, poi, è la grossa liquidità che le permetterà di superare senza troppi affanni il periodo di lento ritorno alla normalità e farla uscire dalla crisi in una posizione di forza rispetto ai competitor grazie a una redditività strutturalmente più elevata”, dice Joachim Kotze analista azionario di Morningstar.
“Dopo il -52% registrato nel 2020, i ricavi del gruppo dovrebbero salire a un ritmo del 20% nei prossimi cinque anni spingendo il margine operativo al 10,3% nel 2025, circa 300 punti base meglio rispetto a quello realizzato nel 2019”.
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