Mentre gli investitori che, nonostante l’emergenza pandemia, hanno puntato sul segmento Travel (viaggi) del settore beni di consumo si fregano le mani, scatta l’allarme per le valutazioni troppo alte. Ma, secondo gli analisti di Morningstar, non si tratta di una cattiva notizia. Al contrario, dicono, un ridimensionamento delle quotazioni di Borsa potrebbe essere l’occasione per rafforzare le posizioni in un settore che ha buone prospettive di crescita e dove i player di qualità che operano nei diversi sotto-segmenti del comparto viaggi, sono riusciti a mantenere intatto il loro Economic moat (vantaggio competitivo).
Da inizio anno l’indice Morningstar Global Travel ha guadagnato l’1,4% (fino all’8 febbraio e in euro) che va ad aggiungersi al +8,5% segnato nel 2020.
Andamento indice Morningstar Global Travel da gennaio 2020
Dati in euro aggiornati all’8 febbraio 2021
Base: 10.000 euro
Fonte: Morningstar Direct
Dove guardare
“L’ottimismo per l’arrivo di un vaccino ha portato i titoli del segmento travel ad avere un forte rimbalzo”, spiega Dan Wasiolek, Senior equity analyst di Morningstar. “Siamo tuttavia del parere che l'esuberanza non continuerà, anche considerando che la ripresa totale del segmento non avverrà prima del 2023. Nel frattempo, però, gli investitori possono dare un’occhiata al panorama per essere pronti a cogliere le opportunità quando si presenteranno”.
E la ricerca conviene farla dando un’occhiata a tutte le parti fondamentali di un segmento che, come molti altri, è sempre più condizionato dagli acquisti via Internet: le agenzie di viaggi online, gli hotel e i maggiori Global Distribution System (GDS, i gestori dei network elettronici che facilitano le transazioni fra le agenzie di viaggio, sia virtuali che fisiche, e i clienti).
“Il vantaggio competitivo delle agenzie online, secondo noi, non sarà intaccato grazie all’aiuto che arriverà dalla crescente domanda, ad esempio, di viaggi di piacere e di case vacanze”, dice l’analista “Le società alberghiere potranno contare sui programmi di fidelizzazione dei clienti che hanno portato avanti nel corso degli anni e sulla tendenza, per gli operatori più piccoli, a unirsi alle catene più grandi. Per quanto riguarda i GDS, se da una parte è vero che la riduzione dei viaggi di lavoro può creare delle difficoltà, va anche detto che possono contare sui costi di switch che renderebbero poco conveniente per i loro clienti passare a un altro operatore”.
Secondo le previsioni di Morningstar, ad esempio, i volumi di viaggi aerei per business vedranno una crescita rallentata (+2% all’anno fino al 2026 contro il +5% degli spostamenti a fini turistici) a causa di una maggiore uso delle videoconferenze.
Viaggi aerei
Un altro segmento da considerare quando si parla di travel è quello dei viaggi aerei. Dal punto di vista borsistico, le misure di lockdown applicate a livello globale hanno pesato molto sulle quotazioni del settore. Nel 2020 l’indice Morningstar Global Airlines ha perso poco più del 37%. Da inizio anno, il paniere ha guadagnato l’8,4%.
Indice Morningstar Global Airline da gennaio 2020
Dati in euro aggiornati all’8 febbraio 2021
Base: 10.000 euro
Fonte: Morningstar Direct
In questo caso, fra i fattori negativi da considerare ci sono: la lenta ripresa dei viaggi di lavoro e le varianti del Coronavirus che stanno portando a nuove restrizioni degli spostamenti fra gli stati.
Fra gli elementi positivi ci sono i tempi di recupro che il settore ha saputo dimostrare in passato in risposta a crisi finanziarie ed eventi come gli attacchi terroristici. Dopo l’attentato dell’11 settembre, ad esempio, nel giro di due anni la situazione, in termini di imbarco dei passeggeri (PB, Passenger Boarding) è tornata ai livelli precedenti agli attacchi per poi progredire di circa il 5% all’anno fino al 2007. Durante la crisi finanziaria scatenata dai mutui suprime, invece, l’andamento è stato piatto nel periodo 2007-2009 per poi iniziare la ripresa nel 2010 e crescere del 5% circa negli anni successivi.
Andamento imbarco passeggeri a livello globale dal 2003 al 2014
“Dal punto di vista delle aziende del comparto, la maggiore opportunità viene dalla riduzione dei costi”, spiega Joachim Kotze, Equity analyst di Morningstar. “Negli ultimi tempi il settore ha visto gonfiarsi le spese per il personale. E’ una voce importante a causa di accordi di lavoro restrittivi, soprattutto per quei vettori fortemente sindacalizzati. Vedremo alcune delle compagnie aeree rinegoziare gli accordi con i sindacati e, forse, ridurre la componente del costo del personale. Quello che potremmo anche vedere è un maggiore utilizzo di manodopera stagionale nel futuro che permetterebbe di bilanciare i loro costi con l’andamento della domanda”.
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