Salute, alimentazione e mobilità sono tre macro settori nei quali da anni si stanno muovendo i venture capitalist per cercare occasioni di investimento. Lo scoppio del Coronavirus, tuttavia, sta spingendo i capitalisti di ventura a spostarsi su segmenti sempre più specifici di questi comparti. Quelli, insomma, che potrebbero vedere possibilità di crescita in un mondo completamente trasformato dalla pandemia e da possibili nuove emergenze. E, ancora, quelli su cui i colossi dell’hi-tech quotati in Borsa, stanno già mettendo un piede.
Salute
All’interno di questo settore, una delle nicchie più promettenti sembra quella dell’Enterprise Health and Wellness Tech. In pratica tutti quei sistemi tecnologici che consentono alle aziende, ma anche alle amministrazioni pubbliche, di occuparsi della salute dei propri dipendenti.
Secondo le analisi di PitchBook, nel primo semestre del 2020 questa nicchia, a livello globale, aveva un valore di 640 miliardi. Le previsioni dicono che il valore aumenterà di circa il 14% all’anno, fino a raggiungere 1.300 miliardi nel 2025.
Crescita quota di mercato Enterprise & Wellness Tech
Nel 2020 in questa nicchia si sono contate 310 operazioni da parte dei venture capitalist, per un controvalore di 8,3 miliardi di dollari. In pratica, il doppio di quanto investito nel 2019.
“L'attività dei venture capitalist all'interno di questo settore è aumentata in modo significativo, mano a mano che sono cresciute le iniziative da parte dei datori di lavoro e delle autorità politiche per preservare la salute delle persone”, spiega Kaia Colban, Analyst sulle emerging technology di PitchBook.
“Sulla scia di quanto accaduto con il Covid-19, ci aspettiamo che governi e imprese diano la precedenza alle tecnologie che aiutino a mitigare gli effetti di una nuova pandemia”.
A inizio ottobre HealthStream (una società che si occupa di software per la gestione delle cartelle sanitarie dei dipendenti) ha comprato ShiftWizard (gestione dei ricoveri ospedalieri) per 32 milioni. Pochi giorni dopo Ontrak (telemedicina) ha acquistato LifeDojo (start-up nei sistemi di supporto psicologico a distanza per i lavoratori) per 10 milioni. Il mese seguente Centene (programmi sanitari per i dipendenti degli uffici federali) ha messo le mani su Apixio (analisi dei dati sulla salute).
Alimentazione
La pandemia ha modificato i trend dell'industria alimentare cambiando le abitudini di acquisto dei consumatori e portandoli verso sistemi sempre più tecnologici (food tech) come le App, gli acquisti online e i sistemi di delivery robotizzati.
“I ristoranti dovrebbero riaprire e riprendere il normale servizio con l’aumentare delle vaccinazioni”, spiega Alex Frederick, Senior analyst sulle emerging technology di PitchBook. “Tuttavia, il passaggio al digitale è già iniziato e, in molti casi, resterà. Dopo un breve calo dell'attività, ci aspettiamo che l'adozione di questi servizi riprenda a un ritmo accelerato”.
Nel 2020 l’attività di investimento da parte dei venture capitalist nel food tech è arrivata a 18,1 miliardi (sparsi su 767 deal) in aumento del 9% rispetto al 2019.
“Sia il controvalore che le operazioni sono diminuiti all'inizio della pandemia a causa dell’incertezza economica”, spiega l’analista. “Tuttavia, a partire dalla seconda metà dell’anno, c’è stato un ritorno di fiducia e si sono create nuove opportunità di investimento”.
I segmenti da tenere d’occhio sono quelli della robotica e delle tecnologie per creare sostituti della carne dai vegetali. L’intelligenza artificiale, nel settore del food tech, sarà utilizzata per migliorare i sapori e la consistenza dei cibi oltre che per bilanciare al meglio l’apporto nutrizionale”.
Mobilità
Uno dei settori più colpiti dalla pandemia è stato quello della mobilità. Le case automobilistiche hanno registrato cali nelle vendite e carenze nelle forniture. Problemi si sono verificati anche per i vettori aerei e per i trasporti pubblici.
“La situazione ha condizionato negativamente molte aziende, anche per quanto riguarda la loro capacità di fare nuovi investimenti tecnologici”, spiega Asad Hussain, Senior analyst, sulle emerging technology di PitchBook “Per molte di loro l’arrivo dei venture capitalist è stato una boccata di ossigeno”.
Dal 2009 i capitalisti di ventura hanno puntato 260,6 miliardi di dollari nella tecnologia della mobilità (Mobility tech). Più di 41 miliardi di dollari sono arrivati nel 2020 (spalmati su 908 deal).
Investimenti dei VC nel Mobility tech
“La pandemia ha creato la necessità di servizi come la consegna senza contatto o il pendolarismo che tiene conto della distanza sociale”, dice l’analista. “Crediamo che la domanda di tecnologie per la mobilità a basso costo, conveniente e rispettosa dell'ambiente sarà un motore per la crescita del settore nel lungo periodo”.
Nel 2020 Amazon ha acquistato Zoox (automobili senza guidatore che si possono muovere anche di lato) per 1,3 miliardi. Il colosso dei chip Intel, intanto, per 900 milioni si è messa in casa Moovit (società che ha sviluppato una App per la pianificazione in tempo reale degli spostamenti).
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