Le Special Purpose Acquisition Company (Spac) stanno diventando un sistema molto popolare per far debuttare delle società private in Borsa e attirano sempre di più l’interesse degli investitori istituzionali e privati.
E’ lecito quindi chiedersi quali siano i rischi associati a questo tipo di attività di investimento e se sia adatta a tutti.
Le Spac sono sostanzialmente delle scatole piene solo di denaro ma “vuote” per il resto (non ci sono bilanci, né altre informazioni finanziarie) che vengono quotate in Borsa, di solito da fondi di Venture capital. Il loro obiettivo è portare sul mercato pubblico delle società nelle quali investono (chiamate target) attraverso una business combination fra le due unità. In pratica la target si fonde nella Spac e dunque si ritrova in automatico quotata.
L’individuazione del target e la business combination devono essere realizzati entro un breve periodo di tempo (solitamente da 24 a 36 mesi). Nel caso non riesca a perfezionare un’acquisizione entro un arco temporale definito, la Spac dovrà essere liquidata. Se, invece, la combination si realizza, di solito la Spac cambia nome in quello della società acquisita e diventa operativa.
Il fenomeno si allarga
Il 2020 è stato l'anno dello Spac in Usa e il fenomeno quest’anno potrebbe dilagare anche in Europa. Il mercato da questa parte dell’Atlantico può solo crescere. “Nel 2020 nel Vecchio continente ci sono stati solo quattro debutti attraverso Spac mentre, nello stesso periodo, in America ce ne sono stati 220”, spiega Dominick Mondesir, EMEA Private capital analyst di PitchBook. L’eccessiva crescita di queste operazioni negli Stati Uniti, secondo l’analista indica che una parte di queste operazioni si sposterà inevitabilmente verso l’Europa. “Molte Borse e autorità regolamentari in diversi paesi del Vecchio continente stanno facendo a gara per rendere conveniente l’utilizzo di questo tipo di veicoli”, dice Mondesir.
Crescita Spac in Europa e Usa a confronto
L’Italia è stata fra le prime a muoversi, anche se le dimensioni restano ancora limitate. Secondo i dati di Borsa Italiana, da inizio 2011 (da quando per prima è stata quotata la Spac di diritto lussemburghese Italy 1 Investments) al 2020 sono stati una trentina i veicoli di investimento costituiti con l’obiettivo di raccogliere capitali dagli investitori, individuare un possibile target di investimento e poi portarlo in Borsa. Dal 2011, in totale, le Spac dedicate al mercato tricolore hanno raccolto poco meno di 3,7 miliardi di euro. Queste Spac hanno investito fino ad ora 1,3 miliardi in 12 aziende che sono oggi quotate a Piazza Affari. Ultimamente hanno attratto le attenzioni dei Pir, i Piani individuali di risparmio, alla ricerca di strumenti che li classifichino come investitori di lungo periodo nell’economia reale.
Spac ed ESG
L’esplosione degli investimenti ESG ha contribuito all’espansione delle Spac. Secondo i dati di PitchBook, nel 2020 negli Stati Uniti sono stati lanciati più di 20 veicoli (che hanno raccolto più di 5 miliardi di dollari attraverso le loro operazioni di debutto) specificatamente pensati per cercare società target che rispondano ai principi ambientali, sociali e di governance.
Uno dei segmenti che è piaciuto di più è stato quello della tecnologia applicata alla mobilità sostenibile, come dimostrato dal Mobility Spac Index, un paniere creato da Pitchbook che segue a livello mondiale le società del settore che sono diventate pubbliche attraverso le Spac. “Secondo il nostro indice, le operazioni attraverso le Spac del settore mobility-tech hanno avuto un buon successo. Il paniere ha avuto una performance superiore a quella degli indici dei mercati pubblici nella seconda metà dell'anno”, spiega Asad Hussain, Senior analyst per l’Emerging Technology di PitchBook. “L'indice è salito del 77,7%, ben al di sopra del 22% dell'S&P500 e del 27,4% del Nasdaq 100”.
Bolla finanziaria?
Sebbene le Spac possano essere appropriate per determinati investitori esperti e in situazioni specifiche, la proliferazione di nuovi veicoli in un tempo relativamente breve ha tutta l’aria di essere una bolla finanziaria. “Tutte queste Spac sono alla ricerca di target in un bacino di pesca limitato”, spiega Dave Sekera, Chief U.S. market strategist di Morningstar. “Questo potrebbe finire in una guerra all’offerta più alta, che darebbe valutazioni più elevate alle società private per cercare di strappare un accordo”.
Le Spac non sono per tutti
Investire nelle SPAC non è un’attività da prendere alla leggera. “Alla luce della due diligence richiesta e delle difficoltà di valutazione del target, l'investimento in Spac dovrebbe essere limitato agli investitori che hanno le competenze e il tempo necessari per analizzare adeguatamente tutti i possibili rischi. Anche quelli diversi rispetto a un investimento in azioni tradizionali”, dice Sekera.
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