Vantaggio competitivo e solidità dei bilanci sono le due garanzie sulla cedola. Un’analisi di Morningstar ha mostrato come le società con un forte vantaggio competitivo e un basso livello di indebitamento sono tra le ultime a tagliare il dividendo. Anche in situazioni straordinarie come quelle di una pesante crisi economica globale (leggi analisi).
Tra le stock del Vecchio continente che hanno continuato a far crescere la cedola anche nel 2020 e che sono ancora scambiate a prezzi convenienti ci sono Elekta e Sanofi.
Le scelte di portafoglio
Elekta è attiva nel campo delle cure oncologiche e detiene, insieme all’americana Varian Medical Systems, il duopolio nel mercato degli apparecchi medici utilizzati per la radioterapia. L’attività della produzione e distribuzione di questa tecnologia per la cura del cancro richiede investimenti elevati e un grosso know-how. Per questo i clienti difficilmente sostituiscono i fornitori in base ad una semplice convenienza di prezzo. Questo implica elevate barriere all’ingresso di nuovi competitor e la possibilità, per le società che vi operano, di realizzare elevati margini di profitto.
Il gruppo svedese può vantare anche una posizione finanziaria estremamente solida: a fronte di un indebitamento di quasi otto miliardi di corone svedesi, ha una liquidità di oltre sei miliardi e riesce a generare elevati flussi di cassa.
Il titolo Elekta ha ceduto il 5% circa nel 2020 (in euro) a causa della contrazione degli ordini prodotta dalla pandemia, ma gli analisti stimano per i prossimi cinque anni una crescita media del fatturato dell’8% che permetterà all’azienda di conquistare il 35% del mercato globale. In base a queste ipotesi la stima del fair value è pari a 133 corone svedesi (report aggiornato al 25 febbraio 2021), inoltre il titolo garantisce un dividend yield dell’1,6% grazie a una cedola che dal 2016 è sempre aumentata.
Un ampio portafoglio brevetti, elevate economie di scala e una potente rete di distribuzione sono le principali fonti di Economic moat di Novartis. I diritti di esclusiva sulla produzione dei farmaci garantiscono margini di profitto generosi e consentono all’azienda svizzera di avere il tempo necessario per sviluppare i prodotti di nuova generazione prima che la concorrenza dei generici possa intaccare la redditività.
“Il segmento dei farmaci di Novartis è ben posizionato per una crescita di lungo periodo guidata da nuovi prodotti in pipeline e da quelli esistenti. Sul fronte dei margini di profitto, la strategia di Novartis di concentrarsi principalmente nelle aree di necessità mediche ancora insoddisfatte dall’offerta farmaceutica dovrebbe aumentare il potere di determinazione dei prezzi dell'azienda, mentre la sua struttura operativa flessibile gli consente di ridurre velocemente i costi in caso di scadenza di brevetti in modo da non danneggiare la redditività”, dice Damien Conover, analista azionario di Morningstar.
“Nei prossimi cinque anni prevediamo una crescita media dei ricavi del 4% e stimiamo un fair value pari a 83 franchi svizzeri. Novartis vanta inoltre una solida posizione finanziaria: il suo rapporto debito/Ebitda nel 2020 non ha superato quota 1,8 e grazie a un portafoglio prodotti diversificato riesce a macinare flussi di cassa costanti nel tempo che le permettono di finanziare una cedola che negli ultimi cinque anni è sempre cresciuta” (report aggiornato al 23 novembre 2020).
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