Fondo di emergenza: perché è importante e come costruirlo

Avere un deposito di liquidità può aiutare a concentrarti su ciò che è più importante quando si verificano eventi imprevisti. Inizia lentamente e automatizza i tuoi risparmi.  

Emma Rapaport 25/03/2021 | 07:53
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Licenziamento, problemi di salute, eventi imprevisti. Quando ci troviamo in una di queste situazioni vorresti essere in grado di concentrarti e prendere decisioni importanti senza doverti preoccupare dei soldi.

Se non hai un fondo di emergenza, ora è un buon momento per costruirne uno. Puoi pensarlo come una rete di sicurezza che ti aiuta a coprire spese impreviste. Non deve trattarsi necessariamente di un evento spiacevole. Dover finanziare un viaggio inaspettato, ad esempio, può essere molto meno stressante se hai a tua disposizione dei risparmi a cui attingere. Non avrai bisogno quindi di ricorre alla carta di credito o intaccare i fondi destinati per la pensione o altri investimenti a lungo termine.

“Indipendentemente dalla fase della tua vita o dalle circostanze particolari in cui ti trovi, i fondi di emergenza sono un aspetto cruciale di qualsiasi piano finanziario”, afferma Christine Benz, Direttore delle finanze personali di Morningstar.

“A tutti quanti capita di dover sostenere delle spese impreviste. Se però abbiamo un cuscinetto di liquidità non dovremmo aver bisogno di ricorrere a forme poco attraenti di finanziamento di quei costi imprevisti”. 

Ecco i cinque step suggeriti da Christine Benz per impostare e mantenere un fondo di emergenza.

Step n.1: Definisci l’obiettivo di risparmio
Da tre a sei mesi del tuo stipendio attuale è una stima standard della dimensione ideale del fondo di emergenza. Questo è un buon punto di partenza, ma potrebbe scoraggiare quelli che faticano ad avere un base finanziaria. 

“Il fondo di emergenza dovrebbe essere destinato a coprire le spese di base. Anche perché, in caso di perdita del posto di lavoro, il primo passo da compiere sarebbe quello di fare dei tagli al proprio budget”, aggiunge Benz. 

Inizia quindi a calcolare le tue spese mensili essenziali come quelle per l’alloggio, utenze, trasporti pubblici, cibo, assicurazioni e qualsiasi prestito regolare o pagamenti con carta di credito, e taglia tutte quelle superflue come abbigliamento e tempo libero. Moltiplica le tue spese essenziali per tre (i mesi) e otterrai il tuo fondo di emergenza minimo. Da qui puoi partire per personalizzare il tuo importo.

Considera la tua situazione personale: più grandi sono le tue spese fisse, o più difficile sarà riuscire a trovare un nuovo lavoro, più grande dovrà essere il tuo fondo di emergenza. I lavoratori a contratto, le persone con redditi irregolari, le persone che lavorano su commissioni, o quelli con percorsi di carriera più specializzati, che hanno generalmente più difficoltà nel rimpiazzare un impiego, dovrebbero essere certi di avere un livello più alto di riserve liquide.

Discorso analogo vale anche per i lavoratori più anziani. “Una cosa che abbiamo osservato nell'ultima recessione è che questa categoria ha impiegato più tempo a trovare un nuovo lavoro, per questo il loro fondo di emergenza dovrebbe essere più generoso rispetto allo standard di tre/sei mesi di stipendio. Dall’altra parte, tutti quelli che hanno un lavoro stabile e sostanzialmente sicuro, come ad esempio un professore universitario, o i lavoratori più giovani con uno stile di vita flessibile, che sono in grado di assorbire meglio l’eventuale perdita di un posto di lavoro, possono permettersi di avere un fondo di emergenza più limitato”, dice Benz. 

Step n. 2: Considera quanto puoi mettere da parte
Partendo dai tuoi attuali risparmi in banca, sottrai il denaro che hai già stanziato per finanziare spese di breve, medio o lungo termine, come ad esempio l’acquisto di una nuova auto o di una casa. Quello che resta è il tuo fondo di emergenza iniziale. 

Step n. 3: Imposta il tuo obiettivo di risparmio sul fondo di emergenza
Alla cifra calcolata nel primo step (il tuo fondo di emergenza obiettivo) sottrai quella calcolata nel secondo (il tuo attuale fondo di emergenza): questa sarà la somma minima che dovresti mettere da parte. Ovvero il tuo obiettivo di risparmio nei mesi a venire.

Step n.4: Mantieni il tuo fondo accessibile
Parcheggiare i tuoi risparmi in un normale conto corrente bancario senza percepire neanche un piccolo tasso di interesse non è la cosa migliore da fare. Ma il tuo fondo di emergenza non è stato costruito per andare alla ricerca di rendimenti attraverso investimenti rischiosi.

Ancora più importante, è l’accesso immediato alle risorse del fondo. Delle opzioni, in questo senso, possono essere i conti deposito e i depositi a termine. Il primo garantisce maggiore facilità nell’accesso al capitale, il secondo permette una maggiore remunerazione a fronte di una penalità in caso di riscossione anticipata rispetto alla scadenza.

Step n. 5: Automatizza i tuoi risparmi
Il risparmio automatizzato è uno dei modi migliori per creare il tuo fondo di emergenza. Anche se imposti accantonamenti regolari di appena 50 o 100 euro sul tuo stipendio mensile, entro la fine dell'anno potresti accumulare nel tuo fondo di emergenza tra i 600 e i 1.200 euro. Ricordati di disattivare questi pagamenti automatici quando avrai raggiunto il tuo obiettivo di risparmio.

Se invece non sei un fan dei pagamenti automatici, ricordati che ci sono delle app che ti permettono di risparmiare ogni volta che effettui un pagamento elettronico arrotondamento per eccesso. Se ad esempio paghi un cappuccino 1,30 euro l’applicazione destinerà nel tuo conto risparmio 70 centesimi.

 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Emma Rapaport  Emma Rapaport è una reporter per Morningstar.com.au. 

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