L’economia Usa sta ripartendo e Wall Street cerca di non farsi cogliere impreparata. Ma, avvertono gli analisti di Morningstar, la ripresa della congiuntura non andrà avanti all’infinito. “La crescita economica Usa ha avuto una pausa alla fine del 2020, a causa della terza ondata di Coronavirus che ha rallentato il ritorno alla normale attività”, spiega Preston Caldwell, analista azionario di Morningstar. “Tuttavia il recupero ora è ripartito grazie a un rallentamento della pandemia unito a forti stimoli fiscali”.
Per quanto riguarda la Borsa, l’indice Morningstar US Market in un mese (fino al 13 aprile e calcolato in euro) ha guadagnato il 4,5% (+4,4% in dollari) portando a +13,28% la performance da inizio anno (+10,3% nel 2019). In quattro settimane il paniere Global Markets è salito del 3% (+11,1% da gennaio e +6,5% nel 2020).
Indici Morningstar US e Global Markets a confronto
Dati in euro aggiornati al 13 aprile 2021
Fonte: Morningstar Direct
Dal punto di vista delle valutazioni, attualmente, secondo il Morningstar Global Market Barometer l’azionario Usa è sopravvalutato del 9% rispetto al rapporto Price/Fair value (relativamente alle stock coperte dall’analisi Morningstar. Dati in dollari aggiornati al 12 aprile 2020).
Ripresa e vaccini
Sul fronte macroeconomico le analisi di Morningstar dicono che il Pil Usa crescerà del 5,3% nel 2021 e del 4% nel 2022.
Andamento Pil Usa
Fonte: Morningstar Direct
“La fine della pandemia negli Usa dovrebbe arrivare presto, insieme al raggiungimento dell’immunità di gregge che prevediamo per metà del 2021”, dice l’analista. “A quel punto la congiuntura partirà a razzo, grazie alla voglia di spendere dei consumatori che stiamo già registrando”.
Secondo gli ultimi dati del White House COVID-19 Response Team (la squadra istituita dall’amministrazione Biden per rispondere alla pandemia), il 46% degli americani ha ricevuto la prima dose di anti virus, mentre il 28% degli adulti è stato completamente vaccinati.
Andamento spese consumatori Usa
Fonte: Morningstar Direct
Il quadro post-Covid
Per avere un quadro più dettagliato di quale potrebbe essere la situazione post-Covid, l’analista ha studiato diversi momenti storici. L’obiettivo era capire cosa succede, di norma, quando l'economia è sconvolta da uno shock esterno forte (ma temporaneo) come le pandemie, ma anche le guerre e gli sconvolgimenti politici. Tutti elementi che si portano dietro una interruzione della crescita economica.
“La nostra analisi mostra che il razionamento imposto nel Regno Unito durante la Seconda guerra mondiale non ha depresso il consumo a lungo termine di quei beni a causa di un cambiamento nelle abitudini”, spiega Caldwell. “Al contrario, la domanda dei prodotti che erano stati razionati si è generalmente ripresa completamente. Episodi come questo suggeriscono che dovremmo riflettere attentamente prima di dire che qualsiasi aspetto della vita condizionato dalla pandemia diventerà un new normal. In aree come l'e-commerce e il lavoro a distanza, ad esempio, prevediamo solo un modesto impatto a lungo termine nelle abitudini create dal virus”.
I consumi UK nei periodi pre e post bellico
Fonte: Morningstar Direct
Secondo l’analista, tuttavia, se ora non ci sono dubbi sul fatto che l'economia statunitense si riprenderà, c’è però l’incognita sulla capacità di tenuta di questo recupero. “In questo momento prevediamo che il Pil supererà quelle che erano le nostre le aspettative di prima che arrivasse il Covid”, dice Caldwell. “Però non siamo pronti a sposare alcune delle previsioni più ottimistiche che circolano. Riteniamo, invece, che l'economia statunitense inizierà vedere problemi di crescita intorno al 2022”.
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.