La mobilità sostenibile può diventare un fenomeno di massa e, dal punto di vista degli investitori, un trend di lungo periodo sul quale puntare. I numeri, almeno, sembrano andare in questa direzione.
A dare un esempio di come la mobilità si stia spostando verso modalità più green è l’auto. Secondo le stime di Morningstar entro il 2030 un veicolo venduto su cinque, a livello globale, sarà di tipo elettrico. “Questo a patto che, nel 2025, in tre grandi mercati come Stati Uniti, Europa e Cina si verifichino quattro condizioni”, spiega Seth Goldstein, responsabile dell’Electric Vehicle Committee di Morningstar.
-Parità di costi con i modelli a combustione interna: “I vecoli elettrici avranno lo stesso costo di quelli a combustione interna entro il 2025”, dice l’analista.
-Stessa capacità di percorrenza: “300 miglia (circa 500 chilometri, Ndr) è il minimo che che un’auto tradizionale può percorrere con un pieno. Attualmente solo poche auto elettriche hanno questa capacità. Grazie a batterie più grandi e più efficienti, ci aspettiamo che 300 diventi lo standard entro il 2025 anche per loro”.
-Tempi di ricarica brevi: attualmente per ricaricare velocemente una batteria all’80% ci vogliono circa 30 minuti. Grazie ai progressi tecnologici, i tempi posso ridursi fino ad arrivare a 5-10 minuti.
-Infrastrutture adeguate per ricaricare le batterie: “E’ l’elemento fondamentale che potrebbe dare una spinta o limitare l’uso dei veicoli elettrici”, dice Goldstein. “Attualmente la mancanza di strutture di questo tipo sta frenando gli acquirenti. Secondo noi, entro il 2025 ci saranno abbastanza colonnine di ricarica in Cina ed Europa e qualcuna anche negli Usa”.
Al netto delle variabili, comunque, il mercato sembra credere nel futuro della nuova mobilità sostenibile. Lo si vede dall’andamento degli strumenti dedicati al settore. I fondi venduti in Italia specializzati in questo segmento da inizio anno (fino al 14 aprile 2021 e in euro) hanno guadagnato (mediamente) il 10% circa che si aggiunge al +35,75% segnato nel 2020. Nella tabella in basso sono elencati, in ordine alfabetico, i fondi che investono nella nuova mobilità (la selezione è stata fatta fra gli strumenti che nel nome hanno i termini mobility e/o vehicles).
I fondi che investono nella nuova mobilità
Come cambia il mercato
Un effetto della nuova mobilità sarà quello di ridisegnare lo scenario nel quale si muovono i marchi dell’auto. “Il mercato globale dei veicoli si sta trasformando e alle aziende innovative basta prendersi una piccola fetta per generare revenue sufficienti a coprire l’investimento di apertura di una nuova fabbrica”, spiega David Whiston, Sector strategist di Morningstar. “A supporto di questa teoria abbiamo la forte crescita di Tesla e di tante altre aziende che si occupano di veicoli elettrici. Senza contare che è un segmento nel quale si stanno affacciando alcuni produttori che arrivano dai mercati emergenti”.
L’esplosione della mobilità elettrica, però, rischia di avere profonde ripercussioni anche in Borsa, dando la possibilità agli investitori di scegliere nuovi titoli da mettere in portafoglio. “Di recente molte di queste aziende hanno annunciato l’intenzione di andare sui listini attraverso fusioni con le Spac”, spiega Asad Hussain, analista sulle tecnologie emergenti di Pitchbook. “L'entusiasmo degli investitori per i veicoli elettrici è forte in questo momento e dalle aziende del settore viene visto come un’opportunità per raccogliere capitali sui public market. Le Spac, in questo senso sono lo strumento ideale perché permettono di arrivare in Borsa velocemente e prima che, magari, ritorni la volatilità”.
I mercati privati
Se la mobilità elettrica è una novità per gli investitori tradizionali, lo stesso non può dirsi per quelli che lavorano sui mercati privati. Secondo i dati di Pitchbook, dal 2009 al 2020 i fondi di venture capital a livello globale hanno investito oltre 260 miliardi nella tecnologia legata alla nuova mobilità green. I settori che sembrano più interessanti, in questo senso, sono quelli dei veicoli elettrici a guida autonoma.
Investimenti dei venture capitalist nel mobility tech
Un altro segmento interessante da seguire, almeno dal punto di vista dei venture capitalist, è quello della micromobilità (motorini elettrici, monopattini, e-bike) che, a livello globale, nel 2030 dovrebbe avere un valore di mercato superiore ai 105 miliardi di dollari.
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