Gli investitori in fondi a lungo termine in Europa si sono allineati alla tendenza che ha dominato i mercati globali a marzo, mese in cui sembra proprio essere cominciato il cosidetto “reflation trade” (la ripresa di quella parte del ciclo economico in cui, sia la crescita, sia l’inflazione accelerano). In un periodo del genere, tipicamente, i rendimenti obbligazionari tendono ad aumentare, mentre i titoli value e i settori ciclici tornano a essere i favoriti.
In tale contesto, quindi, non stupisce la bassissima raccolta dei fondi obbligazionari (solo 1,2 miliardi di euro, il peggior risultato degli ultimi 12 mesi), che ha seguito le perdite segnate da diverse asset class a reddito fisso a causa dei tassi in salita nel primo trimestre.
Il crescente ottimismo degli investitori sulle prospettive dell’economia post-coronavirus, poi, si è riflettuto nei forti afflussi che hanno interessato i comparti azionari (47,3 miliardi di euro). I settori ciclici e le categorie value sono quelle che ne hanno beneficiato maggiormente.
Allo stesso tempo, i fondi dedicati ai metalli preziosi hanno lasciato per strada ben 1,9 miliardi a marzo, altra indicazione che suggerisce come l’oro abbia perso molto del suo fascino nell’attuale contesto di mercato. Questi deflussi sono stati solo parzialmente compensati dalla raccolta dei fondi esposti a un paniere di commodity e ai metalli industriali.
I fondi monetari, dal canto loro, hanno visto 435 milioni di deflussi netti.
Infine, il patrimonio investito in fondi a lungo termine domiciliati in Europa è salito dai 10.608 miliardi di fine febbraio 2021 ai 10.952 miliardi al 31 marzo, segnando un nuovo record storico per l’industria europea dei fondi europea.
Gestione attiva Vs Gestione passiva
Dando uno sguardo al divario gestione attiva – gestione passiva, si nota che gli afflussi inviati ai fondi indicizzati (che includono anche gli ETF) si sono attestati il mese scorso a 16,9 miliardi, contro i 43,3 miliardi che hanno interessato i prodotti gestiti attivamente. Grazie al tasso di crescita organica del 13,4% negli ultimi 12 mesi rispetto a un tasso di crescita organica del 8,6% per i fondi gestiti attivamente, la quota di mercato dei fondi indicizzati è passata dal 19,5% al 20,9% nell’ultimo anno.
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Le cifre di questo rapporto sono state compilate il 20 aprile 2021. Sono stati inclusi circa 39.000 fondi aperti ed ETF che Morningstar registra da oltre 1.750 società di fondi in più di 35 domicili.
Si noti che la metodologia attuale di Morningstar potrebbe non includere gli afflussi nel periodo di sottoscrizione iniziale dei cosiddetti “fondi a finestra” nella stima dei flussi netti. Clicca qui per scaricare la metodologia.
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