Titolo: Phillips 66
Isin: US7185461040
Rating Morningstar: 3 Stelle
Nonostante il titolo Phillips 66 abbia guadagnato oltre il 10% da inizio anno (in euro al 23 aprile 2021) continua a essere scambiato a un tasso di sconto di circa il 15% rispetto al fair value di 88 dollari (report aggiornato al 7 aprile 2021). Il gruppo statunitense detiene 13 raffinerie per una capacità complessiva di oltre due milioni di barili al giorno e gli analisti gli riconoscono un Economic moat nella misura di medio per via del suo portafoglio ben diversificato di asset.
“Phillips 66 detiene delle raffinerie nella regione centrale degli Stati Uniti, una posizione strategica che le permette di accedere più facilmente al greggio prodotto negli Usa e in Canada a prezzi convenienti e che risulterà ancora più vantaggiosa in seguito al potenziamento degli oleodotti che attraversano quell’area. Le raffinerie dislocate in California, invece, sono meno redditizie e l’azienda ha deciso di riconvertirle in parte in stabilimenti per la produzione di diesel rinnovabile. L’azienda investe anche nel segmento midstream (trasporto e stoccaggio di petrolio e gas) e in quello della chimica attraverso accordi di partnership con altre aziende. Le attività nel segmento midstream derivano dall’acquisto del 50% del capitale sociale di DCP Midstream e dalla quota in Phillips 66 Partners, mentre quelle nell’industria chimica sono rappresentate dalla joint venture al 50% con Chevron”, dice Allen Good analista azionario di Morningstar.
Titolo: Valero Energy
Isin: US91913Y1001
Rating Morningstar: 3 Stelle
Nel 2021 le azioni di Valero Energy hanno guadagnato quasi il 30% (in euro al 23 aprile 2021), ma continuano a essere scambiato a un tasso di sconto del 14% rispetto al fair value di 81 dollari (report aggiornato al 23 aprile 2021).
All’interno del segmento raffineria, Valero Energy è tra le poche società a cui gli analisti di Morningstar attribuiscono un Economic moat (nella misura di Medio) per via di un portafoglio attività diversificato e per la sua capacità di resistere anche a contesti caratterizzati da bassi prezzi del petrolio per un periodo prolungato di tempo. “Tra le aziende del settore, Valero è quella che presenta la migliore qualità del business grazie all’alto grado di diversificazione degli asset, alla vicinanza a diversi oleodotti e al collegamento con i mercati internazionali. Inoltre, per migliorare la propria posizione competitiva, l’azienda sta investendo nell’ottimizzazione del processo produttivo e nel miglioramento dei margini di profitto, ed è anche tra le prime ad essere entrata nel mercato del diesel rinnovabile attraverso la joint venture Diamond Green. A nostro avviso Valero è gestita in maniera molto disciplinata, il management impiega il capitale in modo oculato e sempre nell’ottica di massimizzare il rendimento degli azionisti”, dice Good. “Le nostre previsioni per i prossimi cinque anni indicano una crescita media dei ricavi dell’11% e un miglioramento del margine operativo dall’attuale 2,3% al 5,3%”.
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