Per gli investitori interessati ai fondi tematici, il menu è ampio e diversificato. Ci sono strumenti che investono sull’intelligenza artificiale, sulle energie rinnovabili, sulla mobilità del futuro, sull’acqua, sui trend demografici, la cybersicurezza, la Nuova via della seta ecc.
Il Covid-19 non ha compromesso la crescita del segmento, che al contrario è stato uno dei grandi vincitori nel 2020. Secondo le stime di Morningstar, nel mondo ci sono 1.159 fondi tematici (al 31 marzo 2021). Negli ultimi tre anni, gli asset sono più che triplicati a 554 miliardi di dollari, pari al 2,1% del patrimonio complessivo dei comparti azionari.
Crescita del patrimonio nei fondi tematici per regione (in miliardi di dollari)
L'Europa rappresenta il 55% del mercato globale (era l'11% nel 2001). Gli asset ammontano a 279 miliardi di dollari, in gran parte in fondi attivi. Ma i passivi stanno guadagnando terreno. Nel 2020, i soli Etf tematici hanno attratto 9,5 miliardi di flussi netti, portando gli asset gestiti a 27,2 miliardi di euro. La popolarità è stata accompagnata da rendimenti elevati soprattutto per gli strumenti specializzati sulle energie pulite e i settori legati al lavoro da remoto e all’intrattenimento. Questi risultati non sono predittivi di quelli futuri e il tema popolare un anno potrebbe non esserlo in quelli successivi. La ricerca Morningstar, infatti, ha dimostrato la difficoltà di molti prodotti di questo tipo a sovraperformare un indice azionario globale e di sopravvivere nel lungo periodo.
Come fare a orientarsi
Partiamo dalla definizione di fondo tematico. Si tratta di strategie che selezionano i titoli in base all’esposizione a uno o più temi di investimento, ossia a trend macro-economici o strutturali che vanno oltre il classico ciclo economico. Ne sono esempi i cambiamenti demografici o le innovazioni tecnologiche. E’ tematico un comparto che investe sui Millennial o sull’acqua, ma non lo è uno che integra i fattori di sostenibilità nel processo di investimento.
Il confine con i fondi settoriali è sottile, soprattutto nell’industria tecnologica. Tuttavia, secondo i ricercatori di Morningstar, per essere tematica una strategia deve avere il focus su una tendenza specifica, come ad esempio l’hi-tech di nuova generazione o disruptive.
E’ bene, inoltre, tenere in considerazione il fatto che i temi si evolvono nel tempo per cui la composizione del portafoglio può cambiare rispetto a quella originaria.
I fondi tematici sfuggono a una classificazione rigorosa. Morningstar ha, però, individuato quattro grandi raggruppamenti: tecnologia (fintech, robotica, automazione, digital media, health tech, ecc.), mondo fisico (agribusiness, economia circolare, transizione energetica, ecc.), società (invecchiamento della popolazione, benessere, intrattenimento, ecc.) e tematiche in senso lato (megatrend, smart future, ecc.).
In questa settimana, forniremo analisi sulle strategie tematiche, i trend emergenti, i pro e i contro di questo tipo di investimenti.
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