Quando avvalersi dell’aiuto di un consulente?

Molti investitori preferiscono prendere le proprie decisioni in autonomia, ma per quelli con meno tempo o conoscenze finanziarie potrebbe essere utile avvalersi di un aiuto.

Robert van den Oever 20/05/2021 | 09:59
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consulente finanziario

Gli investitori privati attivi preferiscono gestire autonomamente il portafoglio, prendere le proprie decisioni e scegliere i titoli e i tempi di investimento. Per loro è quasi uno sport cercare di battere il mercato e di superare gli altri in astuzia.

Ma non tutti gli investitori, però, sono così attivi. Alcuni non sono in grado o non sono disposti a dedicare troppo tempo e impegno alle proprie finanze. Sono più che altro interessati al risultato dei loro investimenti, ma non al processo per arrivarci. Nel loro caso può essere preferibile lasciare che un consulente indipendente scelga le soluzioni finanziarie più adatte.

Dunque, quando è utile avvalersi dell'esperienza di un consulente? Per determinarlo, si possono prendere in considerazione alcuni criteri:

Obbiettivo
Qual è l'obiettivo a cui punta l'investitore? È una sorta di hobby per ricavare delle entrate extra quando si ha successo, senza danni quando si fallisce? Oppure fa parte di un piano finanziario a lungo termine da cui dipende la situazione finanziaria?

In quest'ultimo caso, la limitazione del rischio è importante. Ed è qui che entra in gioco il consulente: un professionista può delineare un sentiero di investimento coerente con le possibilità e gli obiettivi dell’investitore, selezionando i giusti prodotti e il loro livello di rischio.

L’obiettivo è costruire una pensione sicura? Il consulente può comporre un portafoglio con rischi ponderati per l'arco temporale che precede il pensionamento. L’investitore vuole guadagnare denaro extra nel breve termine per estinguere il mutuo o accelerare il rimborso? Il consulente può aiutare a selezionare gli investimenti più rischiosi per ottenere rendimenti più elevati.

Tempo
Hai del tempo a disposizione per gestire gli investimenti? O preferiresti dedicare le ore libere a qualcos’altro? In quest’ultimo caso, faresti meglio ad avvalerti di un consulente. Ciò ti costerà denaro, ma con tutta probabilità, grazie alla guida di un esperto, otterrai rendimenti maggiori rispetto a quelli che potresti realizzare investendo in autonomia con troppo poco tempo e scarsa attenzione.

Investire richiede tempo e fatica e può portare al successo solo se ci investi abbastanza tempo e impegno. Ovviamente questi ingredienti non sono una garanzia, ma se mancano le possibilità di successo si riducono a un colpo di fortuna. Fare tutto da solo ha senso solo se lo fai correttamente. In tutti gli altri casi, lascia che un professionista ti aiuti. 

Conoscenza
Cosa sai di un investimento? Conosci le azioni, le obbligazioni, i fondi, la macroeconomia, le società in cui investi e le loro caratteristiche? Sei disposto ad imparare? Se è così, vai avanti da solo. In caso contrario, utilizza le conoscenze già in possesso di un consulente.

Un professionista del settore ben attrezzato conosce i diversi prodotti di investimento, le loro caratteristiche e i loro rischi. Questa è la base per esplorare le opzioni che meglio si adattano alla tua situazione finanziaria.

Se ti manca la conoscenza rischi di giudicare male i prodotti o le strategie di investimento e ti ritroverai con un portafoglio non ottimale. 

Seconda opinione
Anche quando prendi le tue scelte in autonomia, consultare un advisor è un buon modo per ottenere una seconda opinione per testare le tue idee e decisioni. Dopo aver definito una strategia e creato un portafoglio, potrebbe avere senso chiedere il parere di un esperto indipendente.

Anche qui vale la regola che tanto più la tua situazione finanziaria dipende dai tuoi investimenti, tanto più importanti saranno gli obiettivi finanziari e tanto maggiore sarà il valore che un consulente potrà dare alla tua strategia. 

Indipendenza
Un esperto indipendente dovrebbe darti dei consigli in base alla tua specifica situazione in modo completamente obiettivo. Assicurati che sia così. In caso contrario, il consulente dovrebbe chiarirlo, in modo che tu possa decidere se vuoi trattare con un consulente non completamente indipendente.

In Italia, dopo l’entrata in vigore della normativa Mifid II nel gennaio del 2018, è fatto divieto al consulente indipendente di ricevere commissioni o altri benefici da produttori di prodotti finanziari e da altri intermediari. Il corrispettivo per la sua consulenza può essere pagato solo a parcella direttamente dal cliente.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Robert van den Oever  è Research Editor di Morningstar in Amsterdam

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