Secondo la FAO, nel 2020 l’inflazione mondiale dei prezzi al consumo di prodotti alimentari è salita al 6,3%, rispetto al 4,6% del 2019. Il crescente interesse della Cina per cereali e semi di soia si aggiunge alla pressione al rialzo sui prezzi, unitamente ad una grave siccità che ha afflitto in Brasile ed alla crescente domanda di olio vegetale per il biodiesel.
Nell’ottica di avere in portafoglio aziende legate alle materie prime che difendano dal carovita, potrebbe avere senso guardare alle società che producono commodity destinate alla produzione alimentare.
Nutrien
Nutrien (NTR) è la più grande azienda di fertilizzanti al mondo. Produce nutrienti per colture come azoto, potassio e fosfato. Sebbene sia leader mondiale nel potassio, con una quota di mercato di circa il 20%, l'azienda è anche il più grande rivenditore di prodotti agricoli in nord America e Australia, dove vende fertilizzanti, prodotti chimici per colture e semi direttamente agli agricoltori attraverso negozi fisici e piattaforme online.
“Nutrien sta espandendo la sua base di negozi al dettaglio attraverso una strategia di acquisizione, che dovrebbe aumentare il suo potere contrattuale con i fornitori. L'azienda trae vantaggio dalla vendita di prodotti proprietari e a marchio privato nei suoi negozi di nuova acquisizione", dice Seth Goldstein, analista di Morningstar che al titolo ha dato un rating di 3 stelle (report aggiornato al 22 giugno 2021) con un obiettivo di prezzo di 65 dollari (59,4 dollari alla chiusura del 28 giugno).
La società sta anche potenziando la sua piattaforma di vendita al dettaglio online. “Questa dovrebbe generare una crescita delle vendite”, spiega l’analista. “Ci aspettiamo che il segmento al dettaglio online, che dovrebbe rappresentare circa il 60% degli utili lordi, generi flussi di cassa relativamente costanti".
La società ha recentemente annunciato che aumenterà la sua produzione di potassio nel 2021 di ulteriori 500.000 tonnellate a causa della forte domanda di fertilizzanti a livello globale. La comunicazione fa seguito all'annuncio di inizio giugno di un aumento di 500.000 tonnellate, portando la guidance sull’aumento di produzione 2021 di un incremento del 7% rispetto all’anno scorso. “Il management ha anche affermato che i profitti supereranno le attese di inizio anno”, dice l’analista.
CF Industries
CF Industries (CF) è leader nella produzione e distribuzione di fertilizzanti azotati, gestisce sette impianti in nord America e ha joint venture nel Regno Unito e a Trinidad e Tobago.
L'azienda produce azoto principalmente utilizzando gas naturale a basso costo. "Gli impianti di CF sono collegati ai suoi principali clienti nel Corn Belt degli Stati Uniti da un'ampia rete di distribuzione di oleodotti, ferrovie e chiatte. Questo offre all'azienda un vantaggio sui costi di trasporto rispetto alla concorrenza straniera che non ha accesso alle pipeline dice Goldstein, che al titolo ha dato un rating di 3 stelle (report aggiornato al 6 giugno 2021) con un obiettivo di prezzo di 58 dollari (48,9 dollari alla chiusura del 28 giugno).
Essendo uno dei maggiori produttori di fertilizzanti azotati del nord America, le fortune di dell’azienda sono strettamente legate alle colture di mais negli Stati Uniti. "I fertilizzanti azotati sono fondamentali per ottenere rese più elevate del prodotto, poiché il raccolto, a differenza della soia, non è in grado di produrre azoto per mantenere fertile il terreno", dice l’analista.
I bassi costi del gas in nord America rispetto al resto del mondo hanno rappresentato un altro vantaggio rispetto ai concorrenti stranieri. “CF sta investendo nell'ammoniaca priva di carbonio, che dovrebbe vedere un aumento della domanda come combustibile alternativo all'idrogeno e con un minor impatto ambientale”.
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