Dalle grandi aziende che devono far quadrare i conti ai giovani che risparmiano per le vacanze, tutti abbiamo bisogno di redigere un bilancio. Per semplificare, un budget è una stima delle entrate e delle spese in un determinato periodo di tempo futuro. È facile da dire, ma difficile da fare, perché non è molto divertente dover porre dei limiti alle proprie spese. La soddisfazione di essere gratificati nell’immediato prevale spesso su una prudente gestione del denaro a lungo termine. E naturalmente, fare un budget richiede dei compromessi. Questo può significare comprare un piccolo appartamento piuttosto che una villa di lusso in modo da poter far fronte anche ad altri costi, come il finanziamento per l’auto.
Christine Benz, direttore della finanza personale di Morningstar sostiene che ogni persona, indipendentemente dall’età, la fase della propria vita o il reddito, ha bisogno di redigere un budget. “E’ fondamentale perché aiuta ad allineare le spese alle proprie priorità”, dice.
Cosa mettere nel budget
Per prima cosa, è bene elencare le attuali spese fisse e variabili, così come le fonti di reddito. Esempi di spese fisse sono il mutuo o l'affitto, il finanziamento dell’auto, le tasse, l’addebito della carta di credito, il cibo, le utenze, la cura dei bambini. Esempi di spese variabili (cose di cui non hai bisogno ma che desideri) sono la cura personale (il centro benessere, l’abbonamento in palestra, ecc.), le cene fuori, il cinema o il teatro. Le fonti di reddito sono lo stipendio, la pensione, gli interessi dei titoli obbligazionari e il reddito derivato dagli investimenti in fondi, azioni, Etf (Exchange traded fund), ecc.
Bisogni e desideri
Puoi facilmente tenere traccia delle tue spese e delle tue entrate mensili in un documento come questo. Quando si inseriscono le spese (expense) e le fonti di reddito (income), è importante distinguere un “bisogno” da un “desiderio”. I bisogni sono le spese primarie e le cose essenziali. I desideri sono cose che si vorrebbero, ma di cui non si ha necessariamente bisogno. Una regola di base divide il reddito al netto delle tasse in tre categorie:
-50 per cento nella spesa per le esigenze primarie
-30 per cento nelle spese per i desideri
-20 per cento in risparmi.
La regola del 50/30/20 è tratta da un libro di Elizabeth Warren (già docente di diritto e attualmente senatore degli Stati Uniti), dal titolo All Your Worth: The Ultimate Lifetime Money Plan.
Distinguere un “bisogno” da un “desiderio” nella allocazione delle spese è soggettivo. Una buona regola è pensare alle necessità come cose per cui ci sono uscite ogni mese (spese fisse). I desideri sono quei beni e servizi che rappresentano il piacere della vita (spese variabili). I risparmi includono investimenti in fondi comuni, Etf, prodotti assicurativi, fondi pensione, ecc. Servono per raggiungere gli obiettivi finanziari personali.
L’importanza di essere lungimiranti e realistici
Il processo di budgeting deve iniziare dall’esame delle spese discrezionali dell'ultimo mese (o mesi). Benz suggerisce di essere “lungimiranti” e “realistici” nel valutare le spese variabili. Per esempio, potremmo scoprire di aver speso molto in cene al ristorante nell'ultimo mese. Ma se il nostro obiettivo prioritario e metterci in forma per l’estate, possiamo tagliare questa voce di costo in favore di acquisti di alimenti per preparare pasti sani in casa. Tuttavia, non è realistico fare un budget senza dare alcun spazio alle cene con gli amici.
Il passo successivo è guardare alle spese fisse. “Queste voci sono una necessità, ma può essere possibile rivederle in qualche modo", dice Benz. Tra le aree di intervento per ridurre i costi fissi ci sono il cibo, l'abbigliamento, le rate del mutuo (se è possibile rifinanziarlo), i servizi di telecomunicazione e le utenze (si possono valutare offerte più economiche). E’ importante ricordare che l’obiettivo non è solo quello di fare quadrare i conti, ma anche di aumentare la somma da destinare a risparmi e investimenti.
Non dimenticare il budget
Infine, bisogna mettete in atto un piano per controllare costantemente le spese reali rispetto al budget. "Uno degli errori che le persone fanno più di frequente è di redigere un bilancio e poi dimenticarlo nel cassetto", conclude Benz.
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