Mentre si avvicinano le Olimpiadi di Tokyo gli investitori, dopo una fase di disinteresse, sembrano aver riscoperto l’azionario del Sol levante. L’indice Morningstar Japan in un mese (fino al 29 giugno e in euro) ha guadagnato il 2,25% (+0,41% in yen), portando a +4,5% la performance da inizio anno. Da gennaio il paniere Global Markets è salito del 3,73% (+15,5% da gennaio).
Indici Morningstar Japan e Global Markets a confronto
Dati in euro aggiornati al 29 giugno 2021
Fonte: Morningstar Direct
La ritrovata forma della Borsa si è riflessa nelle categorie Morningstar dedicate all’azionario nipponico. Il segmento Large cap, in quattro settimane ha segnato +2,1% (+4,7% da inizio anno) mentre quello Small/Medium cap ha registrato +4,5%, proseguendo quel ribaltamento di forze fra i due segmenti a cui si sta assistendo da inzio anno.
Categorie Morningstar Japan a confronto
Dati in euro aggiornati al 29 giugno 2021
Fonte: Morningstar Direct
Dal punto di vista delle valutazioni di Borsa, attualmente secondo il Morningstar Global Market Barometer, l’azionario nipponico è sottovalutato del 2% rispetto al rapporto Price/Fair value (relativamente alle stock coperte dall’analisi Morningstar. Dato in yen aggiornato al 29 giugno 2021).
I radar sulla Bank of Japan
E mentre gli sportivi si concentrano sui prossimi XXXII Giochi, l’attenzione degli investitori resta puntata sulle mosse della Banca centrale nipponica. E non soltanto per le scelte di politica monetaria. “La Bank of Japan (BoJ) attualmente possiede quasi l’80% del mercato degli Exchange traded fund ed è fra i primi cinque investitori di 55 società presenti nell’indice Nikkey 225”, scrive Michael Wu, Senior Equity Analyst di Morningstar in un report del 23 giugno. “Una decisione di vendere avrebbe un impatto significativo sui movimenti di mercato”.
La mossa più recente della BoJ, intanto, è stata quella di estendere il suo piano di aiuti anti-Covid (fino a marzo 2022) per continuare a garantire fondi alle aziende colpite dalla pandemia. La scadenza del programma era inizialmente prevista a settembre.
Il consiglio di amministrazione della Bank of Japan, nel comunicato che ha accompagnato la decisione, ha affermato che “le condizioni in cui versa l'economia del Giappone rimangono serie, ma che il trend sta migliorando”, con le “esportazioni e la produzione che stanno aumentando in modo stabile”.
Per quanto riguarda i tassi di interesse, l’istituto centrale ha lasciato invariato il target dei tassi di interesse di breve termine al -0,1%. È stato confermato anche l'obiettivo dei tassi dei titoli di stato decennali, che rimane attorno allo 0%. La banca guidata da Haruhiko Kuroda ha fatto sapere inoltre che quest’anno lancerà un nuovo programma per incoraggiare gli istituti di credito a incrementare i prestiti e gli investimenti per combattere i cambiamenti climatici. I dettagli della nuova misura saranno forniti al prossimo incontro di politica monetaria in calendario il 16 luglio.
“Riteniamo che la natura degli interventi della Banca del Giappone in materia di politica monetaria porterà ulteriore volatilità sui mercati nel medio termine”, dice l’analista. “Questo, a sua volta, dovrebbe portare a operazioni di copertura da parte degli investitori, soprattutto attraverso l’uso di derivati”.
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