Scegliere un consulente in 5 passi

Un financial advisor può essere di grande aiuto, se scelto bene. Ecco alcuni consigli pratici su come cercarlo.

Valerio Baselli 08/07/2021 | 10:19
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Consulente finanziario

Investire i propri soldi in modo efficace è un’attività complessa. Il fai-da-te è un’opzione praticabile solo per una piccolissima parte di investitori. Ecco perché nella maggior parte dei casi è sensato affidarsi a un professionista. Facile, vero? Non proprio.

Il settore della consulenza finanziaria presenta una moltitudine di sfaccettature. Tra certificazioni, schemi di compensazione e modus operandi che possono essere molto diversi, non è sempre facile districarsi.

Il primo punto da cui partire è decidere se optare per un consulente finanziario indipendente (detto anche fee-only) oppure per un consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede (quelli che una volta venivano denominati “promotori”). Oggi la cosa è più facile che in passato, visto che entrambe le categorie hanno la propria sezione all’interno dell’OCF (Organismo di vigilanza e tenuta dell'Albo unico dei consulenti finanziari).

Questo, però, è solo il primo passo. La scelta del consulente giusto richiede un’accurata due diligence. Non c’è da meravigliarsi se così tanti investitori optano alla fine per le raccomandazioni di amici e familiari con un background finanziario limitato.

Il processo di scelta può essere suddiviso in due parti. Il primo consiste nel fare il punto sulle proprie esigenze. La seconda parte consiste nel prendere ciò che si ha appena appreso sui propri bisogni e obiettivi per identificare un consulente che può aiutare a soddisfarli.

Di seguito elenchiamo i cinque passaggi chiave – che probabilmente non sono esaustivi – per scegliere al meglio il proprio consulente finanziario.

Capire i propri bisogni
Cerchi qualcuno che si occupi della gestione di tutte le tue finanze o solo di qualche investimento? Hai bisogno di qualcuno che faccia un check-up una tantum o punti su una relazione continuativa? Occorre determinare cosa si aspettano entrambe le parti dalla relazione. Considera anche la filosofia di investimento che ti farebbe sentire a tuo agio. Vuoi un consulente che prediliga fondi indicizzati, attivi o singoli titoli? Buy-and-hold o investimento più dinamico?

Quantificare la spesa
Altro punto da chiarire subito riguarda le modalità di compensazione. Alcuni consulenti hanno delle commissioni fisse, altri vengono retribuiti attraverso una percentuale degli asset gestiti, altri ancora hanno una parcella oraria. 

In generale, comunque, il preventivo di spesa per l’intervento del consulente è calcolato in base alla complessità e alla quantità di ore di lavoro di analisi necessarie, alla dimensione del patrimonio, al livello di rischio dello stesso, ai risparmi di costi e commissioni sugli investimenti attualmente posseduti.

Sulla base delle risposte alle precedenti domande, si deve decidere quanto si è disposti a pagare per la consulenza, tenedo conto dei costi e dei benefici. Ovviamente, i costi cambiano in base al portafoglio e alle esigenze del cliente.

Redigere un breve elenco e controllare le referenze
A questo punto, la cosa migliore è fare un elenco con cinque o sei possibili candidati. Poi, a parte chiedere ai clienti passati e presenti, quando è possibile è sempre meglio sentire altri professionisti che possono dare un giudizio obiettivo.

Passarli al vaglio
A questo punto, occorre contattare i candidati per comunicare loro che si è in cerca di un consulente e magari proporre loro di completare un questionario. Questo questionario in inglese dà un’idea di quale dovrebbero essere le domande da porre, ad esempio: Perchè ha scelto di diventare consulente? Qual è la sua istruzione? Le sue certificazioni? Quali sono i suoi clienti ideali? Qual è la strategia d’investimento alla quale è più legato? Come viene calcolata la sua retribuzione?

Il consulente non è in alcun modo obbligato a rispondere al questionario, ma risulta chiaro che difficilmente chi non risponde sarà preso in cosiderazione. Sulla base delle risposte ricevute, si potrebbero scegliere i due più interessanti e proporre loro un colloquio di persona. È preferibile arrivare al colloquio sapendo già quello che si vuole e avendolo bene in mente, in questo modo è più probabile trovare qualcuno che condivida i nostri bisogni.

Assumere il prescelto e prepararsi a lavorare sodo
Alla fine, arriva il momento di scegliere. Ma il lavoro non finisce qui. Al contrario, è l’inizio di un processo che comprende numerose discussioni e pianificazioni.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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