Titolo: General Motors
Isin: US37045V1008
Rating Morningstar: 3 Stelle
Da inizio anno General Motors ha guadagnato in Borsa il 37% (in euro al 25 luglio 2021), ma il titolo continua a essere scambiato a un tasso di sconto superiore al 10% rispetto al fair value di 62 dollari (report aggiornato al 2 luglio 2021).
“La recente performance del titolo dimostra come il sentiment del mercato sulla casa automobilistica americana sia cambiato e che le azioni del gruppo potrebbero ulteriormente apprezzarsi oltre la nostra stima del fair value”, dice David Whiston analista azionario di Morningstar. “Negli ultimi anni General Motors ha compiuto significativi passi in avanti: ha migliorato la qualità dei suoi veicoli diventando competitiva su più segmenti di prodotto e aumentando di conseguenza anche la scala di produzione, ha abbassato i costi di produzione attraverso la chiusura di alcuni impianti riducendo in questo modo il break-even (il punto di pareggio del bilancio) e ha rafforzato il suo ramo finanziario”.
La nuova organizzazione di General Motors le permette comunque di non andare al di sotto del punto di pareggio anche nella fase peggiore del ciclo economico, cosa che si traduce in margini di profitto più elevati del passato, e di investire nel quinquennio 2020-2025 oltre 30 milioni di dollari nella nuova tecnologia delle auto elettriche e a guida autonoma. Il management prevede di lanciare 30 modelli elettrici entro il 2025 e di vendere solo veicoli ad emissioni zero entro il 2035.
Titolo: Ford Motor
Isin: US3453708600
Rating Morningstar: 4 Stelle
Il titolo Ford Motor è salito del 63% da inizio anno (in euro al 25 luglio 2021) ma continua a essere scontato del 20% circa rispetto al fair value di 17 dollari e valutato con un Morningstar rating di 4 stelle (report aggiornato al 2 luglio 2021).
Nel suo processo di trasformazione, Ford sta progressivamente spostando il focus della sua attività sui segmenti di prodotto a maggior valore aggiunto. Negli Usa ha concentrato gli investimenti nella produzione di pickup, che rappresentano oltre il 75% delle vendite di nuovi veicoli all’interno della regione, e punta ad elevare il marchio Lincoln nel mercato delle auto di lusso a livello globale. Nel frattempo, sta pianificando una razionalizzazione dei costi al fine di dare maggiore solidità al bilancio mentre punta molto sul segmento elettrico. Il management ha annunciato un deciso aumento degli investimenti in questo tipo di veicoli e gli analisti apprezzano molto anche la decisione di creare un centro di sviluppo delle batterie, chiamato Ford Ion Park, e di dar vita a una joint venture con SK Innovation che dovrebbe permetterle di ridurre in maniera significativa il costo delle batterie entro la fine di questo decennio.
“I dati della prima metà del 2021 di Ford dimostrano come la casa automobilistica americana abbia pagato più di altri il problema della mancata fornitura di semiconduttori. Rispetto al primo semestre del 2019 (più confrontabile a causa della pandemia che ha fermato il comparto nel 2020) i ricavi sono calati del 20%, ma siamo convinti che questi numeri non sono da attribuire a un calo della domanda dei consumatori e a testimoniarlo sono le vendite del SUV Lincoln. Per questo motivo confermiamo le nostre previsioni di un progresso medio del 9% nei prossimi cinque anni e un margine di profitto in espansione al 4% nel 2025”, dice Whiston.
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.