L’attacco degli hacker al Centro Elaborazione Dati della Regione Lazio ha riportato sulla scena, anche in Italia, la questione della cybersicurezza.
Dal punto di vista borsistico è naturale chiedersi se le aziende che lavorano in questo segmento della tecnologia siano una buona occasione di investimento. Sicuramente alle società di cybersecurity il lavoro non manca.
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, un recente rapporto dell'FBI spiega che nel 2020 le cyber-truffe sono state 791.790. In pratica sono più che raddoppiate rispetto al 2019, provocando perdite per un totale di 4,2 miliardi di dollari.
Tipologia di cyber attacchi negli Usa negli ultimi 5 anni
Fonte: FBI
Secondo gli ultimi dati sulla cybercriminalità elaborati dalla Commissione europea, gli attacchi informatici su larga scala nel Vecchio continente sono passati da 432 nel 2019 a 756 nel 2020, registrando un aumento del 75% rispetto al 2019.
In Italia, secondo lo studio Cost of a Data Breach Report 2021 di Ibm Security, il costo complessivo delle violazioni di dati è salito a 3,03 milioni di euro e quello per ogni informazione rubata a 135 euro (valori quasi raddoppiati nell'ultimo decennio).
Mercato in crescita
Secondo un report della società di consulenza Gartner, le spese per la cybersicurezza a livello globale nel 2021 saliranno a 150 miliardi di dollari, con una crescita del 12,4% rispetto all’anno scorso.
“In diversi paesi del mondo legislazioni sulla protezione dei dati stanno diventando più comuni e questo potrebbe far aumentare il numero di soggetti disposti a pagare per mettere al sicuro le proprie informazioni”, spiega Mark Cash, Senior equity analyst di Morningstar.
Attenti al Moat
Dal punto di vista operativo, in un mercato così ricco e in crescita la selezione dei titoli da mettere in portafoglio diventa fondamentale.
“Il mercato della cybersicurezza è molto impegnativo per le aziende che ci lavorano, anche per la forte guerra dei prezzi che queste società si fanno per cercare di portarsi via i clienti”, dice l’analista. “Oltre a questo bisogna anche considerare che alcune persone potrebbero decidere di non pagare per la protezione dei loro dati, preferendo affidarsi ai sistemi delle istituzioni finanziarie di cui sono clienti”.
In una situazione del genere diventa difficile, ma non impossibile, costruirsi un vantaggio competitivo (Economic moat) rispetto ai concorrenti.
“Le aziende di sicurezza informatica che ci sono riuscite hanno un vantaggio competitivo che deriva dall’essere diventate una parte fondamentale dell’attività dei loro clienti per i quali, passare a un concorrenteche fa pagare meno, non compensa i potenziali rischi” dice l’analista. “A questo va aggiunto che ci sono differenti pericoli informatici e un solo fornitore di cybersicurezza di norma non è in grado di dare una adeguata copertura da tutte le insidie”.
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