Il contesto competitivo non è immutabile. Nuove scoperte tecnologiche, l’introduzione di nuove normative o il verificarsi di eventi straordinari possono radicalmente cambiare i rapporti di forza all’interno di un settore. Di seguito, cinque aziende europee valutate con un Economic moat nella misura di Medio, ma con un Moat Trend negativo. A pesare sulle prospettive future sono la pandemia da Coronavirus, l’avvento della digitalizzazione e la rivoluzione green.
Rolls-Royce
Rolls-Royce (RR.) produce propulsori e opera nell'ambito dell'aeronautica civile, del settore energetico e della difesa. Già prima della pandemia, l’azienda era alle prese con grossi problemi legati ai suoi motori, aggravati dal Covid-19 che ha fermato di colpo il trasporto aereo. Rolls-Royce ha avuto quindi problemi di liquidità ed è stata costretta ad annunciare un aumento di capitale per 2 miliardi di dollari, dato che aveva esaurito le sue possibilità di finanziarsi sul mercato obbligazionario. Le azioni sono scese del 50% circa nel 2020 (in euro), ma da inizio anno hanno guadagnato il 31% (in euro al 30 settembre 2021) e ora è valutata con uno Star rating di 2 stelle.
Schroders
L’asset manager Schroders (SDR) è alle prese con il calo sostanziale delle sue commissioni di gestione. L’azienda ha elaborato una strategia per frenare questo trend negativo mirando a concentrare le proprie risorse su classi di attività con margini più elevati, migliorare le relazioni con i clienti e investire fortemente nella tecnologia per competere in un mondo digitale. Tuttavia, la costante ascesa dei fondi passivi e la progressiva variazione del mix di prodotti che ha favorito i fondi fixed-income, con margini di profitto più bassi, a discapito di quelli azionari, rischiano di compromettere la sua capacità di macinare rendimenti del capitale superiori alla media.
BMW
La casa automobilistica tedesca BMW (BMW) ha dovuto affrontare la carenza di chip, la flessione della domanda a causa del Coronavirus e l’aumento dei costi legati alla transizione verso i modelli elettrici. Ma, grazie alla forza del suo marchio e alla sua leadership tecnologica, è riuscita anche negli ultimi anni a essere più profittevole della media del settore. A minacciare la sua posizione di vantaggio competitivo è il crescente eccesso di capacità produttiva nell’industria dell’auto che rischia di comprimere anche i suoi margini di profitto. Da inizio anno il titolo ha guadagnato il 17% (in euro al 30 settembre 2021) ma continua a essere scambiato a un tasso di sconto di circa il 40% rispetto al fair value di 134 euro (report aggiornato all’uno ottobre 2021).
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.