Chi ci guadagna dalle nuove riforme sociali di Pechino? Il Partito Comunista Cinese ha annunciato l’intenzione di voler raggiungere entro il 2050 l’obiettivo della “Common Prosperity”. L’ambizione del Governo è quella di ridurre l’enorme divario di ricchezza all’interno del Paese, specie tra aree rurali e centri urbani, e di far emergere la classe media utilizzando la leva fiscale, la lotta all’evasione, promuovendo la ridistribuzione della ricchezza e l’aumento del reddito della popolazione meno abbiente e sensibilizzando famiglie e imprese facoltose nel fare donazioni e opere di beneficenza per sostenere questa causa.
Questa iniziativa, dice Ivan Su analista azionario di Morningstar, avrebbe un impatto molto positivo sui consumi interni, rendendo la crescita economica della Cina meno dipendente dall’export e dagli investimenti pubblici. A trarne maggiore beneficio, aggiunge, saranno le aziende del settore consumer cyclical e in particolare i titoli Yum China e ANTA Sports.
Yum China è la prima azienda cinese nel settore della ristorazione grazie alle catene di fast-food KFC e Pizza Hut e al momento è valutata con un Morningstar Rating di 5 stelle. “Ci sono due motivi che ci fanno pensare che Yum China beneficerà della nuova riforma del Governo cinese: diversi studi hanno dimostrato come la classe media sia quella che spende di più in cibo da fast food, quindi una middle class più ampia si tradurrebbe in una maggiore domanda per i ristoranti di Yum China. La riforma dello Stato prevede anche un pacchetto d’aiuti alla fascia più debole della popolazione. Ora, il 40% dei cinesi guadagna meno di 6 dollari al giorno, a fronte del costo di un pasto da KFC pari a 3 dollari, questo significa che un aumento della ricchezza di queste famiglie renderebbe il cibo di KFC più conveniente”, dice Ivan Su.
ANTA Sports vende abbigliamento sportivo grazie a un ricco portafoglio marchi che comprende il brand omonino, FILA China e Salomon. Il titolo ha guadagnato poco meno del 5% (in euro al 18 ottobre 2021) ma continua a essere scontato del 40% rispetto al fair value di 210 dollari di Hong Kong (report aggiornato al 28 settembre 2021).
“La crescita della classe media avrà come effetto anche quello di produrre un aumento delle persone che sono attente alla salute e al benessere e a sua volta un aumento di quelle che fanno attività fisica. Tutto questo si tradurrà nella crescita delle vendite di abbigliamento sportivo. Al momento, la spesa pro-capite per l'abbigliamento sportivo in Cina è di soli 30 dollari contro i 300 dollari degli Stati Uniti, e questo dato dà la misura di quanto ampi possano essere i margini di crescita del settore”.
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.