Il payout ratio è un ottimo strumento per valutare cosa c’è dietro la cedola di un’azienda. Ma prima di capire come utilizzarlo, iniziamo con il definirlo: l’indicatore misura la quota degli utili che vengono distribuiti agli azionisti tramite il pagamento dei dividendi. Quindi, se una società ha un utile per azione di 5 dollari e paga una cedola di 2,50 dollari il payout ratio è del 50%. Se poi il dividendo sale a 3 dollari, allora il rapporto raggiunge il 60%.
Come interpretare il payout
Come interpretare il payout ratio? Un rapporto elevato significa che il dividendo è a rischio? La risposta è: non necessariamente. Il payout ratio va infatti valutato nel suo contesto. Ci sono società mature, in particolare in settori come quello delle utility, che regolarmente distribuiscono gran parte dei loro utili sotto forma di cedola. Per questo motivo è necessario confrontare il loro payout ratio con quello dei competitor e analizzare come è cambiato negli ultimi anni. Se un payout ratio è aumentato parecchio negli ultimi anni conviene verificare se il management sta restituendo sempre più denaro agli azionisti tramite il dividendo o se invece la cedola è rimasta la stessa e sono gli utili che stanno scendendo.
Allo stesso tempo, però, non bisogna neanche scartare le società con un basso payout ratio. In alcuni casi, infatti, potrebbe trattarsi di aziende giovani che hanno appena iniziato a distribuire una cedola agli azionisti, ma che potrebbero avere tutte le intenzioni di aumentare il payout ratio e con esso la cedola. A volte, però, un basso payout segnala che il dividendo ha una bassa priorità per l’azienda. Essa, infatti, potrebbe preferire ridurre il livello di indebitamento, aumentare gli investimenti in ricerca e sviluppo o finanziare un piano di riacquisto di azioni proprie. Per questo motivo conviene sempre leggere la lettera agli azionisti nel bilancio annuale delle società, in cui il management fa riferimento alle intenzioni circa la futura evoluzione del payout, o leggere le trascrizioni della presentazione delle trimestrali agli analisti, nelle quali il management risponde molto spesso a domande su quali sono le priorità dell’azienda relativamente all’allocazione del capitale.
Perché è utile guardare al Moat
Uno strumento da utilizzare congiuntamente al payout ratio in ottica di stockpicking è l’Economic moat. Se un’azienda gode di una posizione di vantaggio competitivo all’interno del settore non significa necessariamente che garantisce una cedola ai propri azionisti. Tuttavia, ogni volta che abbiamo esaminato la relazione tra Moat e dividendi abbiamo verificato una correlazione abbastanza forte. Ad esempio, nel 2020, le società con Moat Assente sono state quelle che nel maggior numero di casi hanno sospeso o ridotto il loro dividendo, mentre la maggioranza di quelle con Moat Ampio l’hanno mantenuto.
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