Titolo: Merk & Co
Isin: US58933Y1055
Rating Morningstar: 4 Stelle
Il titolo Merk & Co ha largamente sottoperformato il mercato americano anche a causa dello scetticismo attorno alla gestione del gruppo farmaceutico e alla sostenibilità del livello di redditività che, dicono alcuni analisti, non sarebbe adeguatamente supportato da una pipeline in grado di sopperire alla scadenza dei brevetti. Le azioni della società hanno guadagnato poco più del 9% da inizio anno (in euro al 22 ottobre 2021) e sono scambiate a un tasso di sconto di circa il 15% rispetto al fair value di 94 dollari (report aggiornato all’11 ottobre 2021).
“La sensazione è che il mercato abbia scontato nelle sue valutazioni l'ipotesi che non ci sia molto altro nella pipeline della casa farmaceutica americana rispetto all'immunoteratico Keytruda, ma a nostro avviso Merck ha ancora molto tempo davanti a sé prima che la concorrenza dei biosimilari inizi a farsi sentire. Il brevetto del Keytruda è in scadenza nel 2028 e la sua efficacia per il trattamento di altre malattie, in combinazione con altri prodotti, promette di estendere la durata dei suoi ricavi. Inoltre, Merck ha recentemente triplicato i suoi investimenti (pari al 7% dei ricavi dal 2016 al 2020 contro una media del settore del 4%) per sostenere la produzione del vaccino Gardasil, dal quale si aspetta un importante contributo alle vendite”, dice Damien Conover, analista azionario di Morningstar. “Relativamente alla qualità del management, crediamo che le partnership strette con Lynparza e Lenvima, l’acquisizione di Acceleron e la destinazione del 25% dei ricavi in Ricerca&Sviluppo (dal 2016 al 2020, contro una media del settore del 19%) siano segnali di una buona allocazione del capitale”.
Titolo: Roche Holding
Isin: CH0012032048
Rating Morningstar: 4 Stelle
Gli analisti di Morningstar assegnano a Roche un Economic moat nella misura di Ampio per via del suo portafoglio prodotti e del forte posizionamento nei segmenti dell’oncologia, della sclerosi multipla e dei farmaci biologici. Da inizio anno il titolo ha fatto meglio di Merck, guadagnando oltre il 18% (in euro al 22 ottobre 2021), ma ha comunque sottoperformato il mercato europeo (+21,5%) e ora è scambiato a un tasso di sconto di circa il 20% rispetto al fair value di 426 franchi svizzeri (report aggiornato al 20 ottobre 2021).
Il consensus punta il dito sulla lentezza del gruppo nel portare sul mercato nuovi prodotti, sul limitato potenziale di crescita dell’attuale pipeline e sullo scarso contributo offerto dal segmento della diagnostica, ma gli analisti di Morningstar sono tutt’altro che pessimisti sul futuro di Roche: “Il nostro giudizio sulla bontà dell’allocazione del capitale da parte del gruppo svizzero è alto. Dal 2016 al 2020 Roche ha investito in Ricerca&Sviluppo il 22% del suo fatturato annuo, più di quanto abbiano fatto in media i suoi competitor, e le recenti acquisizioni come quella di Spark (nella terapia genetica) e la partnership con BioNTech hanno finalità strategiche. A nostro avviso, poi, la collaborazione con il segmento della diagnostica permette a Roche di essere in prima linea nella produzione di cure mediche personalizzate e alcuni farmaci già presenti in pipeline come il Tecentriq daranno un grosso contributo alla crescita futura dell’azienda superando le attese del mercato”, dice Conover.
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.
