I titoli delle linee aree europee sono un affare, in termini di valutazione. Ma, per metterli in portafoglio, è meglio usare la prudenza. A dirlo è l’ultimo report di Morningstar dedicato al settore in cui si dice che, mediamente, le azioni del comparto hanno un rapporto price/fair value di 0,78.
Secondo i dati della IATA (International Air Traffic Association), il traffico aereo passeggeri a livello globale (misurato come revenue generate da ogni passeggero per chilometro, RPK) a giugno ha mostrato segni di debolezza. Gli RPK sono al 39,90% dei livelli prepandemici del 2019, dopo essersi leggermente ripresi dai minimi registrati a febbraio. “La graduale ripresa del traffico aereo è stata guidata da tassi globali di vaccinazione più elevati, che hanno portato al progressivo allentamento delle restrizioni dei viaggi e alla crescita del numero dei passeggeri nei grandi mercati nazionali”, spiega Joachim Kotze, Equity analyst di Morningstar e autore del report. “L'Europa è in ritardo rispetto alla ripresa globale (RPK al 30,80%). La regione paga il fatto di avere piccoli mercati e restrizioni di viaggio in alcuni paesi”.
Traffico aereo globale ed europeo a confronto
Fonti: IATA e Morningstar Direct
A livello regionale, l'Europa è davanti solo al Medio Oriente (RPK al 22,30%) mentre è notevolmente indietro rispetto al Nord America (63,80%) e all'America Latina (49,80%), che hanno recuperato grazie a mercati domestici più grandi.
RPK regionali a confronto
Fonti: IATA e Morningstar Direct
“Ci sono segni di un'inversione di tendenza nel traffico aereo poiché i tassi di vaccinazione aumentano a livello globale e le restrizioni ai viaggi iniziano ad allentarsi a livello regionale”, dice l’analista. “Il fattore chiave per una ripresa continua rimane il successo dello sforzo globale di vaccinazione e la riapertura delle frontiere. Nuove varianti e un possibile aumento delle infezioni durante l'inverno nell'emisfero settentrionale del mondo potrebbero però portare a nuove battute d’arresto”.
Attenzione ai debiti
Un altro elemento con cui bisogna fare i conti quando si parla dei vettori europei sono i bilanci. In particolare alla voce debiti. “Le continue spese stanno mettendo a dura prova i conti del settore e il debito è cresciuto a dismisura dall'inizio della pandemia”, spiega l’analista. “Il rapporto fra debito e valore di mercato nel caso di Air France-KLM e Lufthansa, per esempio, è molto elevato e questo rende difficile rivolgersi ai mercati dei capitali per ulteriori finanziamenti. I vettori low cost, invece, hanno un certo margine di manovra e dovrebbero essere in grado di ripagare i debiti grazie ai flussi di cassa man mano che il settore si riprenderà”.
I debiti dei vettori europei
Fonti: Bilanci societari, PitchBook, Morningstar Research
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