Titolo: Wizz Air Holdings
Isin: JE00BN574F90
Morningstar rating: 4 Stelle
Nonostante abbia guadagnato l’8% da inizio anno (in euro al 31 ottobre 2021), il titolo del vettore inglese Wizz Air ha largamente sottoperformato il FTSE 100 (+22,5% nello stesso periodo) ed è scambiato a un tasso di sconto di circa il 30% rispetto al fair value di 68 sterline (report aggiornato al 28 luglio 2021).
Gli analisti di Morningstar non riconoscono a Wizz Air un Economic moat per via dell’elevato grado di concorrenza nel settore delle compagnie aeree. Le aziende del comparto vendono servizi che sono difficili da differenziare rispetto ai competitor. L’unica leva è il prezzo, ma anche le strategie low-cost sono facilmente replicabili dalle altre aziende e non garantiscono profitti elevati nel lungo termine. A dispetto di queste difficoltà, gli analisti sono fiduciosi sul futuro della compagnia aerea britannica. “Riteniamo che Wizz Air sia nella fase migliore del suo ciclo di vita: è abbastanza grande da risultare interessante per le aziende che forniscono aeromobili, ma abbastanza piccola da avere davanti a sé una buona crescita dei profitti prima di raggiungere la maturità”, dice Joachim Kotze, analista azionario di Morningstar. “Ipotizziamo che le entrate del gruppo possano crescere mediamente del 14% nei prossimi cinque anni, considerati gli investimenti per raddoppiare la capacità di trasporto e la sua esposizione alle regioni in rapida espansione dell'Europa Centrale e Orientale. Il balzo dell'Ebit del 20% nello stesso periodo sarà sostenuto dal taglio dei costi”.
Titolo: easyJet
Isin: GB00B7KR2P84
Morningstar rating: 4 Stelle
Gli analisti di Morningstar hanno tagliato il fair value di easyJet da 10,70 sterline a 8,30 sterline per incorporare l’effetto di diluizione del valore prodotto dalla recente emissione di nuove azioni. Tuttavia, il titolo continua a essere scambiato a un tasso di sconto del 25% (report aggiornato al 12 ottobre 2021).
easyJet è la seconda compagnia aerea low-cost in Europa dopo Ryanair. L’azienda ha adottato un approccio più cauto rispetto ai suoi rivali per affrontare la crisi del settore prodotta dalla pandemia, sfruttando questa fase come un'opportunità per avviare un grosso programma di ristrutturazione dei costi. Il gruppo punta a ridurre il proprio organico del 30% e a stipulare contratti di lavoro più flessibili in modo da avere una struttura delle spese maggiormente compatibile con la stagionalità dell’industria.
“L’azienda è ottimista sul fatto di poter concludere il quarto trimestre del 2021 registrando la perdita più bassa dall’inizio della crisi. La capacità di carico passeggeri dei suoi voli è salita al 58% dei livelli pre-pandemia e il management è fiducioso di poter raggiungere il 70% nel primo trimestre del 2022. Il gruppo ha migliorato significativamente il suo indebitamento netto grazie al recente aumento di capitale di 1,2 miliardi di sterline ed è riuscito a coprire il 55% della spesa per il carburante del 2022 a un prezzo vantaggioso che lo mette al riparo dal forte rally del barile. Per i prossimi cinque anni ci aspettiamo una crescita media del fatturato del 20% e un margine operativo in ascesa al 10%”, dice Kotze.
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