Se l’annuncio delle elezioni anticipate aveva frenato il mercato azionario giapponese, il risultato delle urne del 31 ottobre pare avergli dato una nuova spinta. Gli analisti, nel frattempo, ragionano su dove la politica dirigerà l’economia del paese.
L’indice Morningstar Japan dal primo novembre (fino al 9 dello stesso mese) ha guadagnato l’1,67% (+0,80% in yen) portando a +2,09% la performance delle ultime quattro settimane e a +9,7% quella da gennaio. Da inizio novembre il paniere Global Markets ha segnato +1,6% (+5,6% in un mese e +25% da gennaio).
Indici Morningstar Japan e Global Markets a confronto da inizio anno
Dati in euro aggiornati al 9 novembre 2021
Dal punto di vista delle valutazioni di Borsa, attualmente secondo il Morningstar Global Market Barometer, l’azionario nipponico è sottovalutato dell’5% rispetto al rapporto Price/Fair value (relativamente alle stock coperte dall’analisi Morningstar. Dato in yen aggiornato all’8 novembre 2021).
Per quanto riguarda le elezioni per la Camera bassa, il Partito Liberal Democratico giapponese ha vinto con un risultato superiore alle aspettative. Questo garantisce al nuovo primo ministro Fumio Kishida un’ampia maggioranza a sostegno del suo governo.
“Le priorità chiave della nuova amministrazione includono il controllo e il contenimento della pandemia”, spiega una nota di DBRS Morningstar del 4 novembre. “Il governo ha anche in campo un pacchetto di incentivi a sostegno delle famiglie e dei lavoratori più gravemente colpiti dai lockdown causati dal Coronavirus. Inoltre, il primo ministro Kishida mira a perseguire un programma, denominato ‘Nuovo capitalismo’, che continuerà a promuovere la crescita economica, ma non a scapito dell'equità. L'esecutivo mira a consolidare lo status del Giappone come potenza scientifica e tecnologica, ed è quindi probabile che si concentri sugli investimenti in ricerca e sviluppo in aree come la tecnologia verde, l'intelligenza artificiale, l'informatica quantistica e la biotecnologia”.
Rating confermato e stabile
Nel frattempo DBRS Morningstar ha deciso di mantenere il giudizio sul Giappone ad A con tendenza Stabile. “La conferma del rating e della tendenza per il Giappone sono frutto dei suoi solidi fondamentali che gli permettono di far fronte alle conseguenze del Coronavirus”, spiega la nota. Dopo la contrazione del Pil del 4,6% dovuta alla pandemia nel 2020, l'economia giapponese si sta riprendendo, anche se a un ritmo lento a causa delle successive ondate di virus nel 2021. La Bank of Japan prevede una crescita del Pil del 3,4% nell'anno fiscale 2021 e del 2,9% nel 2022. Le autorità giapponesi hanno risposto alla pandemia con un pacchetto di misure del valore di 316 trilioni di yen (circa il 53% del Pil) per proteggere le famiglie, le imprese e il sistema sanitario.
Radar sulla Bank of Japan
Nel frattempo, come spesso accade quando si parla di Giappone, l’attenzione resta sulla Bank of Japan. “Dalla fine degli anni '90, la banca centrale giapponese ha utilizzato politiche monetarie non convenzionali per combattere la deflazione”, dice la nota. “La BoJ ha ampliato le sue politiche monetarie espansive in risposta alla pandemia, introducendo un programma speciale per sostenere i finanziamenti e garantendo un'abbondante offerta di liquidità in valuta nazionale ed estera. Inoltre, dopo la dichiarazione del governo sul raggiungimento della neutralità carbonica entro il 2050, la BoJ nella riunione di giugno ha annunciato lo stanziamento di fondi per sostenere gli sforzi delle istituzioni finanziarie private per quanto riguarda il cambiamento climatico”.
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